Mercoledì, 21 Settembre 2016 16:43

Univaq, ecco la modellazione tridimensionale delle principali vette del Gran Sasso

di 

È finalmente tutto pronto per la prima modellazione tridimensionale, ad altissima risoluzione, delle principali vette del massiccio del Gran Sasso.

L’autorizzazione all’Università dell’Aquila arriva dal Parco Nazionale “Gran Sasso – Monti della Laga” per un progetto, il 3D HRM SUMMIT, siglato dal gruppo di ricerca del Laboratorio interdipartimentale giSapr, coordinato dal prof. Bernardino Romano, e che vede la partecipazione attiva del Dott. Francesco Zullo, il Dott. Alessandro Marucci, la Dott.ssa Serena Ciabò e l’Ing. Lorena Fiorini, ricercatori anch’essi del DICEAA, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale dell’ateneo aquilano diretto dal Prof. Angelo Luongo. Al Laboratorio giSapr afferiscono anche il DISIM – Dip. di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica-, il MESVA – Dip. Di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente (sezione Scienze Ambientali) e il DSU – Dip. Di Scienze Umane.

Modellazione e rendering ad altissima risoluzione delle aree sommitali all’interno del territorio del parco, analisi e diagnosi territoriali e ambientali per indagini naturalistiche, verifiche delle modificazioni, controllo post disaster e vigilanza attiva: sono questi gli obiettivi della sperimentazione scientifica, sintetizzata dall’acronimo HRM - High resolution model – e basata sull’utilizzo di piattaforme integrate GIS – APR, ovvero dei Sistemi Informativi Geografici – GIS appunto - integrati con i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto – SAPR -, comunemente conosciuti come droni.

L’ambizioso progetto, fortemente voluto dal prof. Romano e dalla sua équipe di giovani ricercatori, grazie anche alla collaborazione tecnica di Fernando di Fabrizio (Coop. Cogecstre), si appresta a produrre le modellazioni delle vette principali del massiccio.

Corno Grande, Corno Piccolo, Pizzo Cefalone, Monte Camicia, Monte Corvo, Monte Prena e Monte S. Franco saranno i primi obiettivi del SUMMIT, le cui parole chiave sono “low cost”, “open source” e “interoperability”, grazie soprattutto all’utilizzo di droni di piccole dimensioni, molto silenziosi e dai costi ridottissimi, e di numerosi software GIS di libera e gratuita distribuzione sul Web, sufficienti a garantire una completa interoperabilità delle informazioni. Con voli automatizzati direttamente dalle vette, è inoltre possibile acquisire in pochi minuti set di dati geografici atti a restituire dettagli morfologici e vegetazionali, insieme anche a modelli digitali tridimensionali.

La grande novità, oltre alla qualità eccellente del dato in termini di risoluzione, è nella frequenza teoricamente illimitata con la quale è possibile effettuare le operazioni di monitoraggio. Infatti è noto come tali sistemi siano ormai fondamentali per l’analisi scientifica in campo ambientale e non solo.  Il progetto SUMMIT è inoltre riconducibile al concetto di “fast monitoring”, letteralmente monitoraggio veloce, una procedura anch’essa in via di sperimentazione che prevede operazioni di controllo e restituzione, realizzati e trasmessi in tempo reale, entro i quali è possibile avere una descrizione analitica del fenomeno indagato. Tutte le caratteristiche delle attrezzature e delle procedure utilizzate costituiscono già da tempo argomenti di lezione ed esercitazione per gli studenti dei corsi di Ingegneria Civile Ambientale, Edile-Architettura, Biologia ambientale e Gestione degli Ecosistemi, oltre che di attività formative integrative per il personale dell’Ateneo e, dal prossimo anno accademico, anche per gli utenti esterni.

L’intesa tra il Parco Nazionale “Gran Sasso-Monti della Laga” e il Laboratorio giSapr, che già collabora da anni con la Riserva del Lago di Penne e con quella del Genzana, nasce nell’ambito del progetto di Piano Economico e Sociale della Comunità del Parco al fine di perseguire obiettivi comuni in termini di conoscenze di base, modelli avanzati di evoluzione naturalistica, ricerca, sperimentazione e divulgazione scientifica, grazie all’iniziativa del Direttore Prof. Domenico Nicoletti, coadiuvato dall’Ing. Alfonso Calzolaio, responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Ente, e alla collaborazione anche del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente (CTA) del Corpo Forestale dello Stato di Assergi, coordinato quest’ultimo dal Dott. Carlo Console e con l’assistenza tecnica dell’Ass.C. Luca Festuccia.

Un altro passo verso le conoscenze dei siti di interesse comunitari e delle zone di protezione speciale al fine di una gestione consapevole del Piano del Parco e delle sue fasi attuative, evolutive e regolamentari.

Il 3D HRM SUMMIT sarà presentato ufficialmente al pubblico durante lo Street Science in occasione della Notte dei Ricercatori, che si svolgerà in 250 città di tutta Europa venerdì 30 settembre 2016.

Articoli correlati (da tag)

Chiudi