Lunedì, 14 Ottobre 2013 14:16

L'Aquila, occupate le Scuole superiori: "Così ci riprendiamo gli spazi"

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Dopo la grossa manifestazione di mercoledì e la replica di venerdì, questa mattina sono scattate le occupazioni negli Istituti superiori del Liceo Cotugno (Liceo Calssico, Linguistico, Scienze umane, Pedagogico ), Liceo Scientifico e Itis.
Per il secondo anno consecutivo gli studenti aquilani anticipano i loro colleghi di tutta Italia dando ufficialemte il via alla protesta: "abbiamo occupato per creare quel luogo di aggregazione giovanile che nella nostra citta', a quattro anni dal sisma, continua a mancare". Così sintetizzano, in un comunicato, le loro ragioni gli "studenti aquilani uniti" come si firmano e definiscono gli stessi studenti. 

"Vogliamo essere presi in considerazione dal resto della cittadinanza aquilana, dalle istituzioni, e vogliamo che si prenda coscienza che L'Aquila per poter sopravvivere deve diventare una citta' a misura di giovane" scrivono sempre nel comunicato.

La partecipazione all'istituto superiore Cotugno è molta alta, i ragazzi parlano di 900 studenti che partecipano sui poco più di mille complessivi, pari a circa l'85%. Nella mattinata non ci sono stati problemi di sorta, era presente personale della Digos.

Gli studenti annunciano per la settimana una serie di work-shop che tratteranno "la ricostruzione, i progetti e i fondi stanziati per i giovani aquilani".

Quella degli spazi di aggregazione giovanili all'Aquila, problema evidentemente sottovalutato dalla politica, si sta imponendo con forza come una delle questioni cittadine cardine. Lo è stato sin dal 2009 quando di fronte all'immobilismo diffuso su tale argomento, iniziò l'eperienza prima di CaseMatte e poi dell'Asilo occupato.

Ora una nuova di generazione di giovanissimi cerca di conquistarsi una speranza, focalizzandola nella creazione di uno spazio pubblico dentro una città sempre più difficile.

Il comunicato degli "studenti aquilani uniti"

"Oggi, 14 ottobre, l'intera cittadinanza studentesca si e' unita in un'unica azione, sulla stessa linea delle manifestazioni precedenti e future che hanno mosso intere scuole superiori e che continueranno a raccogliere tutti i ragazzi della citta': i principali istituti superiori hanno occupato le loro strutture".

"Gli studenti aquilani si sono mossi insieme e hanno occupato per creare quel luogo di aggregazione giovanile che nella nostra citta', a quattro anni dal sisma, continua a mancare.

"Queste prese di posizione vogliono rappresentare, ora piu' che mai, la necessita' dei giovani di poter essere tali. La richiesta che portiamo avanti oggi e che riempira' il lavoro nei prossimi giorni e' la seguente: vogliamo essere presi in considerazione dal resto della cittadinanza aquilana, dalle istituzioni, e vogliamo che si prenda coscienza che L'Aquila per poter sopravvivere deve diventare una citta' a misura di giovane. In tutte le scuole, il programma della settimana prevede incontri, workshop, dialogo e informazione riguardanti le tematiche della societa' giovanile aquilana. Il nostro progetto comune mira a fondare una base di informazione che coinvolga tutta la cittadinanza, sia nella parte giovanile, che vuole diventare attiva, sia nelle altre parti sociali, che hanno il potere di far ascoltare le nostre proposte. I temi caldi di questa settimana riguarderanno principalmente la ricostruzione, i progetti e i fondi stanziati per i giovani aquilani. Non mancano, a libera scelte delle singole scuole, progetti di piu' ampio raggio riguardanti la situazione degli studenti nei panorami regionali e nazionali. Quest'anno il nostro progetto si basa su una maggiore obiettivita' e sulla collaborazione fra tutti gli studenti aquilani, e vogliamo che questa sia la dimostrazione dell'esasperazione giovanile e del resto della cittadinanza".

StudenTown continuerà a seguire le occupazioni degli studenti aquilani con ulteriori aggiornamenti.

Ultima modifica il Lunedì, 14 Ottobre 2013 15:26

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