L'era Inverardi, la prima rettore donna nella storia dell'ateneo cittadino, è iniziata ieri dal dipartimento di Scienze Umane dove si è tenuta un'assemblea con studenti, personale docente e amministrativo. L'incontro è solo il primo di una lunga serie che la Rettrice terrà nei prossimi giorni in ogni Dipartimento dell'Univaq.
Nel pomeriggio, inoltre, sono state presentate "ufficiosamente" le candidature pervenute fino a ora per la carica di Direttore del Dipartimento di Scienze Umane, lasciata vacante da Alfio Signorelli che ha rassegnato le sue dimissioni dopo la nomina a prorettore. L'Assemblea dei docenti è stata presieduta dal professore Fernando Petruccioli, in qualità di vice-Decano. In corsa, salvo sorprese dell'ultima ora, Simone Gozzano, professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza, e Francesco Avolio, professore associato di Linguistica e Filologia italiana.
Straordinaria la partecipazione degli studenti di Scienze Umane, soprattutto le matricole, all'incontro con la Rettrice. Per la prima volta dall'inaugurazione del polo dell'ex-San Salvatore i ragazzi hanno riempito l'Aula Magna. E' un segnale fortemente positivo per il fermento culturale e sociale del Dipartimento.
Il rilancio del polo umanistico come elemento di attrazione culturale e di ricostruzione di un tessuto connettivo sociale a L'Aquila, la collaborazione con altri atenei a livello nazionale e internazionale in termini di risorse socio-economiche e la realizzazione di un'Università che sia anche laboratorio di ricerca e sviluppo per l'intero territorio sono stati i temi centrali del dibattito.
"In poco tempo dobbiamo effettuare un cambio di direzione, e dobbiamo farlo insieme, docenti e studenti", ha esordito Paola Inverardi.
Per farcela, è necessario che l'Ateneo individui quattro aree disciplinari sulle quali concentrare finanziamenti e risorse. L'ordine è arrivato dall'alto, direttamente dal Ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza.
Nel 2013, l'Univaq ha ricevuto con il Fondo di finanziamento ordinario (FFO) - incentivi che di anno in anno il Miur assegna ad università e consorzi interuniversitari - 120mln in più rispetto agli altri Atenei italiani. L'ingente somma è stata investita e continua a essere impiegata per uscire dalla situazione di emergenza del dopo terremoto.
La situazione economica dell'Ateneo, dunque, non è ancora propriamente rosea. Inoltre, a causa delle restrizioni in materia di assunzioni introdotte dalla legge Gelmini, può accadere che l'offerta formativa proposta dai vari corsi di laurea dei Dipartimenti non sia pienamente conforme alle reali possibilità dell'Ateneo. Per rendere effettiva l'offerta formativa proposta dal Dipartimento di Scienze Umane, ad esempio, dovrebbero essere impiegati - fra ordinari, associati e ricercatori - 86 docenti. Attualmente, invece, i professori a disposizione sono 58.
Fra le proposte anche quella di creare una sinergia interna fra i diveri settori culturali dell'Ateneo, per offrire una formazione più qualificata e a 360 gradi allo studente. Un primo passo potrebbe essere un'interclasse fra ingegneria e beni culturali, affinché i futuri professionisti operino sul campo nel rispetto del valore storico-artistico del patrimonio del nostro paese, come accennato dalla professoressa di Letteratura italiana contemporanea Anna Maria Iorio.
Intanto il primo passo concreto verso un'interdisciplinarietà formativa sarà la presentazione al Miur nei prossimi giorni del progetto di un corso di laurea ibrido fra il settore storico-artistico di Lettere e l'Accademia di Belle Arti.
Per il Dipartimento di Scienze Umane, dunque, stanno iniziando con questo Anno Accademico una lunga serie di trasformazioni interne, al fine di renderlo più economicamente sostenibile ma anche più qualificato. Delle possibili linee guida sono state illustrate da Simone Gozzano nel corso della presentazione del suo programma elettorale. Assente Francesco Avolio, trattenuto da impegni lavorativi.
"Ricreare l'atmosfera di scambio e fermento culturale che si respirava un tempo per i corridoi di Palazzo Camponeschi - storica sede di Lettere situata nel cuore del centro di L'Aquila e gravemente danneggiata dal sisma del 2009 - e adeguare l'offerta formativa alle risorse umane ed economiche del Dipartimento", sono gli ingredienti principali della ricetta di Gozzano.
Per avere cura della comunità del Polo Umanistico, dunque, andrebbero istituite aree ricreative dedicate alla socialità, in cui studenti e docenti possano non solo concedersi un momento di relax fra una lezione e l'altra, bensì incontrarsi e accendere uno scambio culturale, come accade nei migliori atenei europei.
Per quanto riguarda i corsi di Laurea in Lettere, Filosofia e Lingue, Gozzano ha proposto un unico corso per la triennale, con un piano di studi ibrido che possa scegliere lo studente, aumentando invece la gamma dei corsi di laurea magistrale - che attualmente sono quattro. In questo modo l'offerta formativa, attualmente spropositata rispetto al corpo docenti, rientrerebbe nei limiti della sostenibilità, e ne aumenterebbe la qualità. La triennale di Scienze della Formazione invece non verrebbe inclusa nel piano di studi unico, fatta eccezione per una possibile interclasse fra Pedagogia e Filosofia, discipline da sempre affini.
"Dobbiamo incentivare un'assidua e massiccia partecipazione ai Consigli di Dipartimento da parte dei professori, definendone degli orari di inizio e di fine ben precisi, in modo che si possa progressivamente discutere e risolvere agevolmente nel corso dell'Anno Accademico le varie questioni interne" ha continuato Gozzano. Attaualmente infatti l'affluenza del corpo docenti ai Consigli è scarsissima, impedendo talvolta anche il raggiungimento del numero legale per le votazioni delle iniziative di ordinaria amministrazione del Polo. Causa dell'assenteismo, probabilmente, l'indebolimento del tessuto connettivo del Dipartimento, messo a dura prova dall'emergenza del dopo terremoto, come l'intero Ateneo.
Fra i provvedimenti da prendere nell'immediato, in cima alla lista c'è la realizzazione di una mensa universitaria, di cui gli studenti del Polo Umanistico hanno usufruito, negli ultimi quattro anni, solo nel corso dell'Anno Accademico 2011/2012, presso l'ex sede di Lettere e Filosofia nel nucleo industriale di Bazzano. Gli studenti titolari di borse di studio comprensive anche di buoni mensa, dunque, al momento non ne possono beneficiare, considerando anche che la mensa universitaria più vicina sarebbe quella della ex-Optimes, a Pile. A ricordare il disagio dei ragazzi è stata Arianna Fiorenza, rappresentante studentesca in Consiglio di Dipartimento. Pronta la risposta del candidato Gozzano, secondo cui sarebbe già in atto una strategia risolutiva del problema da parte della Rettrice.
"Il mio obiettivo è quello di aprire le porte del Dipartimento alla città, effettuando un lavoro di aggregazione interno, ma anche di promozione sociale - ha detto Simone Gozzano, raccogliendo un discreto consenso fra professori e studenti - mettendo in gioco le capacità e le competenze di ogni docente e studente".
La competizione per la dirigenza del Polo Umanistico è dunque aperta. Attesa per lunedì 21 ottobre la presentazione del programma elettorale di Francesco Avolio.
StudenTown la seguirà per voi.