Lunedì, 03 Luglio 2017 17:58

Censis, classifica delle Università italiane: i risultati degli Atenei d'Abruzzo

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Anche quest'anno sono disponibili le classifiche delle università italiane elaborate dal Censis e divenute ormai un appuntamento annuale a supporto dell'orientamento di migliaia di studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria. Si tratta di un'articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0. A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali e dei corsi a ciclo unico rispetto alle dimensioni della progressione in carriera e del grado di internazionalizzazione.

Complessivamente si tratta di 40 classifiche, che possono aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione migliore.

Tornano a crescere le immatricolazioni. Il picco di immatricolati alle università italiane si era registrato nell'anno accademico 2003/04 (337mila nuovi iscritti); dopo di allora, si è verificato un calo che si è protratto fino al 2013/14 con una riduzione complessiva nel periodo del 20%. Nell'a.a. 2015/16 (276mila immatricolati) si ha, per il secondo anno consecutivo, una lieve crescita (+1,9%, circa 6mila immatricolati in più, dopo il +0,8% registrato nell'anno precedente, in cui si era invertito il trend). Come avevamo sottolineato [leggi qui], anche l'Università degli Studi dell'Aquila ha registrato un aumento del 5,4%.

I mega atenei statali. Tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) mantiene la prima posizione in graduatoria l'Università di Bologna, con un punteggio complessivo di 92,0. Segue l'Università di Firenze (88,2) che guadagna una posizione rispetto all'anno precedente, acquisendo, tra l'altro, 6 punti nella comunicazione e nei servizi digitali. Terza e quarta posizione per l'Università di Padova e l'Università di Roma La Sapienza, che oltre a migliorare il loro punteggio nella comunicazione e nei servizi digitali guadagnano rispettivamente 4 e 1 punti nel livello di internazionalizzazione. Ultima in classifica tra i mega atenei è, come lo scorso anno, l'Università di Napoli Federico II. Penultima l'Università di Catania, che perde una posizione. L'Università Statale di Milano, infine, si conferma terz'ultima.

I grandi atenei statali. L'Università di Perugia continua a guidare la classifica dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), spingendo molto sull'internazionalizzazione dell'ateneo, criterio di valutazione rispetto al quale ha guadagnato 5 punti, per totalizzare un punteggio complessivo pari a 94,8. Con 91,6 mantiene il secondo posto l'Università di Pavia, a cui si accoda l'Università di Parma (89,6), con 10 punti in più nella comunicazione e nei servizi digitali. Al quarto posto si colloca quest'anno una new entry, l'Università di Modena e Reggio Emilia, passata dai medi ai grandi atenei e sopra di 3 punti nei servizi per gli studenti rispetto all'anno passato. Scende dal terzo al quinto posto l'Università della Calabria, i cui punteggi per la spesa per borse di studio e altri interventi in favore degli studenti e per comunicazione e servizi digitali si riducono di rispettivamente di 7 e 9 punti. Ultima e penultima tra i grandi atenei restano la Seconda Università di Napoli o Università della Campania e l'Università di Chieti-Pescara con, nell'ordine, i punteggi complessivi di 72,4 e 72,6. Perde due posizioni, infine, arrivando terz'ultima, l'Università di Roma 3.

I medi atenei statali. L'Università di Siena sorpassa quella di Trento nella graduatoria dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), sebbene la differenza tra i rispettivi punteggi totali sia minima: Siena 99,4 e Trento 99,2. Stabile al terzo posto è l'Università di Sassari, con 6 punti in più sia nella classifica della spesa per borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, sia in quella della comunicazione e dei servizi digitali. Anche quest'anno quarta in graduatoria è l'Università di Trieste, seguita da un altro ateneo friulano, l'Università di Udine, in ascesa di due posizioni nella classifica complessiva e con un incremento di 14 punti in quella relativa alla spesa per borse e altri interventi in favore degli studenti. Chiudono il ranking, rispettivamente all'ultimo, penultimo e terz'ultimo posto, le Università di Napoli Parthenope, di Napoli L'Orientale e l'Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro. In questa classifica figura anche l'Università degli Studi dell'Aquila che si attesta al 14esimo posto su 17 atenei censiti, con il punteggio di 75.8.

I piccoli atenei statali. Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) primeggia nuovamente l'Università di Camerino, con un punteggio complessivo di 97,2, cui segue l'Università di Teramo che, totalizzando 89,6 punti, sale di due posizioni, occupando quella che lo scorso anno era dell'Università di Foggia, retrocessa al quarto posto e penalizzata in particolare dalla perdita di 15 punti relativamente alla famiglia della spesa per borse e altri servizi in favore degli studenti, variabile in parte esterna e conseguente alle politiche regionali per il diritto allo studio spesso deficitarie. Stabile al terzo posto è l'Università di Macerata. L'Università di Cassino, infine, avendo scalato due posizioni rispetto allo scorso anno, si colloca al quinto posto. Penultima e ultima posizione sono occupate dall'Università del Sannio e dall'Università del Molise.

Focus Univaq. Come detto, l'Università degli Studi dell'Aquila - tra i medi atenei statali - figura al 14esimo posto sui 17 censiti, con 75.8 punti. In particolare, l'Ateneo si attesta a 75 punti per quel che attiene alle Borse di studio (13esimo posto: Siena apre la classifica con 107, L'Orientale chiude con 66): nel 2013, aveva ottenuto il punteggio di 73, salito poi a 78 nel 2014 e 84 nel 2015, scendendo a 81 l'anno accademico passato.

Univaq è a 85 punti per la comunicazione e i servizi digitali (14esimo posto: Siena apre con 110, L'Orientale chiude con 66): nel 2013 era a 95 punti, è scesa poi a 85 nel 2014 ed è rimasta stabile.

L'Università del Capoluogo ottiene 78 punti per l'internazionalizzazione, in costante crescita dal 2013 quando si attestava a 71 (13esimo posto: Sassari apre con 99, Napoli Parthenope chiude con 66); 73 punti, invece, per i servizi (14esimo posto: Urbino è primo in classifica con 97, L'Orientale ultima con 70): anche in questa classifica, L'Aquila è in leggera crescita rispetto al 2013, partiva da 71 punti, sebbene abbia subito una leggera flessione dall'anno passato.

Le strutture, infine: Univaq è al 15esimo posto con 68 punti (apre Sassari con 110, chiude Bergamo con 67): leggerissima la crescita rispetto agli anni passati.

Il confronto tra Atenei abruzzesi. Il confronto tra gli atenei abruzzesi vede prevalere l'Università di Teramo, censita tra le Università piccole, sotto i 10mila iscritti, che totalizza una media di 89.6 punti: ottiene 109 punti per la comunicazione, 104 per le strutture, 83 per lo borse di studio, 82 per l'internazionalizzazione e 70 per i servizi; L'Aquila ha una media di 75.8, con Chieti-Pescara (14esima tra i grandi atenei, oltre i 20mila iscritti) si ferma a 75.6: si attesta a 82 punti per le borse di studio, 84 per la comunicazione, 69 per l'internazionalizzazione, 72 per i servizi e 71 per le strutture.

Ultima modifica il Lunedì, 03 Luglio 2017 18:38

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