Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli passi avanti per quanto riguarda il tema della disabilità: anche in ambito universitario sono stati introdotti molti sistemi di inclusione che hanno permesso a molti studenti, con un certo grado di invalidità, di poter continuare i propri studi. Purtroppo, "l'Università dell'Aquila - da ormai diversi anni - nonostante i proclami e le buone intenzioni che tende a pubblicizzare, non eroga servizi sufficienti a supporto di studenti con disabilità". La denuncia è del sindaco Udu e dell'associazione 'Carrozzine determinate'.
"La legge 104 del '92 è chiara sul diritto all'educazione; all'articolo 12, comma 4 stabilisce che 'l'esercizio del diritto all'educazione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap' e per la legge spetta proprio all'Ateneo fornire ai giovani studenti gli strumenti di cui necessitano per partecipare alle lezioni e fornire loro il supporto necessario durante l'attività didattica", viene spiegato.
All'Università dell'Aquila questo diritto viene meno: "sono stati cancellati, con la scusa delle difficoltà nello stipulare una convenzione, sia i servizi di tutoraggio didattico sia quelli di trasporto e assistenza. Tutto questo si prefigura come violazione dei diritti umani, anche perché non vengono garantite le pari opportunità (Legge 3 marzo 2009, num. 18); sono ormai due settimane che le lezioni sono iniziate e abbiamo notizie di ragazzi che non hanno potuto prendere parte all'attività didattica per la mancanza del servizio di trasporto che garantiva la loro presenza alle lezioni", sottolineano Udu e 'Carrozzine determinate'. "E nonostante la richiesta formulata dal Consiglio Studentesco la scorsa settimana tutto tace: intanto chi ci rimette sono ancora una volta gli studenti".
Come associazioni che difendono i diritti degli studenti e delle persone con disabilità, Udu e 'Carrozzine determinate' chiedono a gran voce "che si metta fine a questa ingiustizia e che si proceda nel minor tempo possibile alla stipula di convenzioni con enti, cooperative e personale qualificato per affiancare gli studenti nel percorso universitario; le soluzioni provvisorie o tampone che l'Ateneo ha erogato in questi ultimi due anni sono state superficiali e inefficaci e in alcune situazioni hanno costretto altri enti, come l'ADSU, a sopperire alle mancanze. Gli stessi tutor studenti sono inadeguati al supporto di patologie gravi, e l'Ateneo ha mascherato la propria inefficienza dietro questi studenti che, sebbene dotati di voglia di aiutare, non hanno la formazione necessaria per affiancare colleghi con le disabilità più disparate".