Giovedì, 10 Maggio 2018 21:59

Univaq, iniziata la corsa alla successione di Paola Inverardi. Eletti i nuovi direttori di dipartimento

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Inizia la lunga campagna elettorale in seno all’Università degli Studi dell’Aquila.

Tra un anno scadrà il mandato di Paola Inverardi, eletta il 6 giugno 2013 a seguito del confronto, durissimo, con Maria Grazia Cifone; come noto, la rettrice uscente non potrà ricandidarsi, non è previsto un secondo mandato e, dunque, vanno definendosi le grandi manovre per la successione. Primo passo, le elezioni dei direttori dei sette dipartimenti che promuovono, coordinano e organizzano le attività didattiche, di formazione e di ricerca dell'Università dell'Aquila: si stanno celebrando in questi giorni; a seguire, il 22 e 23 maggio verrà l’elezione dei membri del Senato Accademico. A quel punto, si potranno comprendere meglio gli equilibri di forza che porteranno alla definizione delle candidature a rettore.

Si tratta di una vicenda da seguire con attenzione; d’altra parte Univaq, con i suoi 18mila studenti e i 1200 dipendenti, è uno dei motori dell’economia cittadina, oltre che luogo di cultura e costruzione del tessuto sociale. Inoltre, i prossimi dovranno essere gli anni del rilancio dell'Ateneo che, col mandato Inverardi, è tornato pian piano alla normalità, superando l'emergenza e riappropriandosi dei suoi luoghi fisici. 

E dunque, iniziamo dalla elezione dei direttori che vengono votati dai professori di dipartimento e dal personale tecnico amministrativo; l’incarico ha una durata di tre anni, può essere rinnovato per un solo mandato: insomma, al massimo può protrarsi per sei anni. La scelta arriva ad un anno dall’elezione del rettore proprio per segnare l’avvio della campagna elettorale: saranno proprio i direttori a ‘gestire’ candidature ed elezioni, d’altra parte, si tratta di funzioni importanti in seno all’Ateneo, considerato che, di diritto, i direttori siedono in Senato Accademico e, così, possono esercitare un'influenza anche ‘politica’.

Ebbene, detto che il direttore di Scienze Umane Simone Gozzano andrà a scadenza naturale l’anno prossimo, e comunque prima delle elezioni per il rettorato, e che in cinque dei sei dipartimenti al voto i direttori, invece, sono al tramonto del doppio mandato, l’unico confermato sarà Angelo Luongo, per altri tre anni direttore di Ingegneria civile, edile architettura e ambientale. Per il resto, Guido Proietti prenderà il posto di Laura Tarantino che, da qualche tempo, era direttore ad interim di Ingegneria e scienze dell’informazione e matematica a seguito delle dimissioni di Bruno Rubino; Walter D’Ambrogio, invece, sarà direttore di Ingegneria industriale e dell’informazione e di economia, subentrando a Francesco Parasiliti Collazzo; a Scienze fisiche e chimiche, Adriano Filipponi sostituirà l’uscente Antonio Mecozzi.

Arriviamo così ai dipartimenti che hanno un peso decisivo negli equilibri d’Ateneo, il Mesva – Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente e il Discab – Dipartimento di scienze cliniche applicate e biotecnologiche; al Mesva Guido Macchiarelli, candidato unico, prenderà il posto dell’uscente Maria Grazia Cifone; al Discab, invece, è maturata una vera e propria rottura per la successione ad Edoardo Alesse: a prevalere è stato Roberto Giacomelli su Marco Valenti. “Persone amorali e di infimo livello culturale sono portate a credere di potersi consentire ogni tipo di scorrettezza e mancanza di rispetto, senza doverne pagare le conseguenze”, il commento di Valenti su facebook; “confondono la generosità e l'educazione per dabbenaggine. Sbagliano. Prima o poi nella vita i conti si pagano. Più prima che poi, e salati”.

Un affondo che è sembrato durissimo, inusuale per l’Ateneo, e che ha fatto parecchio rumore. Tuttavia, con una nota alla redazione Valenti ha sottolineato come il post facesse riferimento a tutt'altro contesto "e nella fattispecie ad una specifica vicenda della realtà associativa dell’autismo con cui per ragioni professionali e personali ho numerosi contatti. L’accostamento del mio post strettamente privato (e diversamente contestualizzato) alla vicenda universitaria dell’articolo, si presta – e in effetti ha prodotto risultati in tal senso – a una interpretazione terribilmente distorta dei fatti, finendo per attribuirmi un giudizio di valore su colleghi universitari con cui posso forse non condividere una visione dell’Ateneo, o con cui posso entrare legittimamente in competizione, ma che mi guarderei bene dall’offendere", ha sottolineato il professore in una nota di rettifica alla redazione. "Come giornalista può trarre tutte le conseguenze che ritiene dall’esito di un voto, ma non può accostare vicende totalmente distinte e distanti tra loro, producendo l’effetto di ledere la mia onorabilità e credibilità nel contesto universitario, peraltro a danno anche dei colleghi accostati alla frase riportata".

Significa che il fronte ‘anti di Orio’, come era stato definito ai tempi dell’elezione di Paola Inverardi, si è spaccato, e ciò potrebbe raccontare molto sui prossimi mesi; d’altra parte, si sussurra da tempo che i rapporti tra la rettrice e Cifone siano parecchio migliorati negli ultimi tempi, e si potrebbe arrivare, dunque, alla scelta di un rettore capace di superare le contrapposizioni tra l’attuale governance e l’opposizione, venuta meno anche la figura ingombrante dell’ex rettore.

Staremo a vedere.

Come detto, molto diranno le elezioni per il rinnovo del Senato Accademico e, a seguire, l’istituzione delle così dette ‘scuole’, una sorta di interdipartimenti; ebbene, se Maria Grazia Cifone dovesse, come sembra, assumere la guida della Scuola di Medicina, la ‘pacificazione’ potrebbe dirsi compiuta con la conseguente scelta di un candidato rettore largamente sostenuto.

L’appuntamento per l’elezione dell’organo di governo dell’Ateneo, che svolge funzioni normative, di indirizzo, di programmazione, coordinamento e controllo delle attività didattiche e di ricerca, è fissata per il 22 e 23 maggio: stante il rettore e i sette direttori di dipartimento, le componenti universitarie dovranno indicare due rappresentanti dei professori associati, altrettanti rappresentanti dei ricercatori a tempo indeterminato e del personale tecnico-amministrativo; inoltre, ogni dipartimento esprimerà un rappresentante, e così i ricercatori a tempo determinato e gli specializzandi. In Senato Accademico siederanno anche il presidente del Consiglio studentesco e tre rappresentanti degli studenti.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Maggio 2018 15:05

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