Estese infiltrazioni d'acqua, muffa su pareti e soffitti nelle residenze, danni agli infissi e ai sanitari, distacco delle guaine isolanti di serramenti in alluminio.
Stando ai titolari della ex Reiss Romoli, fino a qualche mese fa affittata all'Università dell'Aquila che vi aveva trasferito il Rettorato oltre ad aule e uffici, la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria - in questi anni - avrebbe fatto perdere sensibilmente valore alla struttura alle porte della città.
Per questo, i titolari hanno inteso intentare una controversia civile per sentir condannare l'Ateneo per i presunti danni conseguenti alla mancata manutenzione. A scriverlo è Giampiero Giancarli, sulle pagine de 'Il Centro' che trovate stamane in edicola.
Giusto chiarire che si tratta di un ricorso pendente davanti al giudice del tribunale dell'Aquila Giovanni Novelli, che prevede una consulenza tecnica preventiva del danno allo scopo di risolvere la controversia il prima possibile, e in modo più o meno concordato. I consulenti sono già stati nominati: Vincenzo De Paulis, perito del Giudice, Mauro Lepidi e Dante Galeota che invece cureranno gli interessi dell'Università.
La verifica potrebbe avere come oggetto anche possibili modifiche apportate ai locali in difformità alla autorizzazioni ricevute. Non solo. I titolari della ex Reiss Romoli avrebbero intentato controversia civile per accertare, oltre ai danni, la reale efficacia del recesso deciso dall'Univaq e che apparirebbe sostenuto da motivazioni solo formalmente legate alla facoltà riconosciuta all'Ateneo.
Insomma, un bel guaio per l'Università. Come già approfondito da NewsTown, la governance dell'Univaq ha deciso di interrompere il contratto con la ex Reiss Romoli nel maggio 2013 proprio per le condizioni poco dignitose della struttura. Se non fosse che, nel contratto stipulato con l’Immobiliare La Spiga che cura gli interessi dei titolari, era scritto che l’immobile era stato ispezionato da tecnici di fiducia dell'Ateneo che ne avevano accertato lo stato di conservazione e la funzionalità. Inoltre, l’Università si era impegnata ad assumere il carico di tutte le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Staremo a vedere. Intanto, il destino della struttura è sempre più oscuro: nessuno ha inteso acquistarla, nonostante il prezzo di vendita ben al di sotto delle tendenze di mercato, 25milioni di euro. E nulla si è più saputo della trattativa tra un gruppo di imprenditori internazionali e i titolari per dar vita ad una scuola specializzata capace di offrire corsi triennali di formazione per piloti di aereo ed elicotteri ma anche per hostess e tecnici specializzati in aeronautica, management aeroportuale e aerofotogrammetria. Stando alle pochissime informazioni filtrate, il progetto doveva prevedere anche l’apertura di un vero e proprio campus aeronautico riconosciuto a livello europeo. E l'area scelta per realizzarlo era proprio l'ex-Reiss Romoli.