"In merito alle notizie, apparse sugli organi di informazione, relative alla recente pubblicazione della Guida alle tasse e contributi dell’Università degli Studi dell’Aquila, ed in particolare su alcune fattispecie di esonero, l’Ateneo precisa quanto segue. I casi di esclusione dall’esonero da Tasse e Contributi, sono tutti quelli già previsti dalla normativa nazionale e dalle previgenti disposizioni dell’Ateneo, e che la Guida ha dunque correttamente recepito. Contrariamente a quanto riportato nella nota dell’Udu, l’Ateneo non ha nessun potere discrezionale in merito ad aspetti disciplinati a livello nazionale e ai quali si conformano anche le altre Università".
Poche parole, decise. Così, l'Ateneo ha inteso rispondere alla dura nota dell'Udu che aveva minacciato una "vertenza legale collettiva" sulle limitazioni agli esoneri dalle tasse che sono stati inseriti nella Guida informativa pubblicata dall'Univaq.
"Ricordiamo tutti come le decisioni inerenti i livelli di tassazione, di fasciazione per reddito e di esoneri per merito, siano state oggetto di discussioni molto dure nel mese di luglio e di forti attenzioni mediatiche", aveva sottolineato l'Udu. "Purtroppo sembra che l'Ateneo, nel pieno delle immatricolazioni, ci tenga a riaprire la questione introducendo arbitrarie e illegittime interpretazioni delle norme e delle delibere assunte dagli organismi".
Stando all'Udu, le limitazioni agli 'esoneri' erano "del tutto arbitrarie. La guida infatti - leggiamo ancora nella nota - si apre delineando una casistica di 'esclusi dagli esoneri' che non è mai stata discussa in alcun organismo. Secondo la guida pubblicata sarebbero esclusi dalle riduzioni di tasse tutti gli iscritti a seconde lauree, nonché tutti gli studenti laureandi che intendano immatricolarsi ancora nell'Ateneo dell'Aquila nel 14/15 (ad es. gli studenti laureandi della triennale che si iscrivono con riserva alla magistrale)".
L'Amministrazione universitaria - si legge nella nota diffusa dall'Udu - "evidentemente 'interpreta' la normativa relativa all'accesso ai benefici per borse di studio e alloggi pubblici (questi si riservati alle prime lauree), come vincolante anche per la graduazione delle tasse universitarie. Questa interpretazione è del tutto arbitraria e produce una illeggittima applicazione della delibera del Consiglio di Amministrazione. La graduazione dei contributi è ormai, a norma di legge, piena competenza degli atenei e non esistono impedimenti normativi avversi all'applicazione degli esoneri per reddito e merito agli studenti iscritti come seconda laurea".
Dunque, la minaccia della vertenza collettiva se l'Ateneo non avesse ritirato le indicazioni e le informazioni pubblicate sulla Guida. La risposta dell'Ateneo è arrivata stamane.