Giovedì, 25 Settembre 2014 15:54

Scienze umane, infiltrazioni d'acqua e manutenzione carente. E la biblioteca ancora non c'è

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Infiltrazioni d'acqua, macchie di umidità sugli intonaci, problemi alle controsoffittature. E ancora, carenza di cartelli direzionali e informativi, assenza di rampe per disabili, spazi destinati a ospitare la biblioteca ancora inservibili.

A nemmeno due anni dal trasferimento nella nuova sede di viale Nizza, nell'edificio che una volta ospitava l'ospedale San Salvatore, il dipartimento di Scienze Umane presenta una preoccupante lista di problemi di manutenzione, limiti strutturali e carenze di spazi, su alcuni dei quali ci eravamo già soffermati.

Per quanto riguarda la biblioteca, già a marzo avevamo raccontato come migliaia di volumi del vecchio polo di Lettere - in particolare quelli delle sezioni Dewey e Fissa - giacessero ancora dentro gli scatoloni nel deposito ex Filmet di Bazzano, dove erano stati portati dopo il terremoto.

Già da tempo i libri avrebbero dovuto essere trasferiti nella nuova sede ma il trasloco ancora non è avvenuto. Il problema è che i locali seminterrati dove dovrebbero essere ricollocati non sono adibiti a sopportare un carico superiore ai 400 kg/mq, poiché il progetto dell'edificio non contemplava spazi specifici per la biblioteca.

Malgrado a marzo l'ingegnere del Provveditorato alle opere pubbliche Giorgio Torelli avesse affermato che almeno la sezione Dewey avrebbe potuto essere trasferita nell'arco di due mesi, gli scaffali, come si vede dalle foto, sono ancora vuoti.

Ma è camminando per i corridoi e le aule del dipartimento che si ha l'impressione che tutto l'edificio sia ancora un cantiere aperto.

Al piano terra, ad esempio, manca del tutto una segnaletica che indichi dove si trovano le aule e gli uffici. Chi entra e non sa dove andare non può nemmeno chiedere informazioni, poiché la postazione del custode e del resto del personale addetto si trova al primo piano.

Accanto all'ingresso (lo stesso dove, qualche mese fa, era venuta giù una controsoffittatura), c'è la sala lettura. E' una bella stanza ampia e luminosa, piena di libri e riviste. Peccato che, quando piove, piova anche dentro. Tanto che il personale è dovuto intervenire per delimitare, con il nastro segnaletico bianco e rosso, gli angoli dove l'acqua gocciola dal soffitto. E sempre a causa delle infiltrazioni d'acqua piovana, qualche giorno fa, nella stanza di un professore sono scoppiati i neon.

I segni di incuria sono visibili un po' ovunque: in molti corridoi l'intonaco si sta scollando a causa dell'umidità e anche all'esterno ci sono fenomeni di degrado dovuti a mancata manutenzione o a lavori eseguiti male.

Un'altra immagine che illustra bene lo stato ancora "precario" dell'edificio è l'aula magna. Per accedervi, bisogna scendere al primo piano interrato. Ma per i portatori di handicap è un problema perché, anche se per arrivare sottoterra c'è l'ascensore, per entrare nell'aula bisogna percorrere un'ulteriore rampa di scale, dove però mancano gli scivoli per disabili.

Scienze Umane
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Ultima modifica il Sabato, 27 Settembre 2014 16:22

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