Mercoledì, 15 Ottobre 2014 10:34

Scintille tra Udu e Adsu sul futuro delle mense universitarie. L'Azienda: "Garantita la prosecuzione del servizio"

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La notizia è di qualche giorno. A diffonderla l'Udu che ha raccontato come una trentina di studenti, accompagnati da una delegazione del sindacato degli universitari, avessero interrotto i lavori del Cda dell'Azienda per il diritto allo studio, convocato per il 9 ottobre con all'ordine del giorno il futuro delle mense universitarie, a rischio per problemi economici.

Per questo, gli studenti hanno inteso far sentire la loro voce: "Chiediamo che non venga chiusa nessuna mensa - hanno sottolineato - e che si affronti la questione attraverso un incontro con la Regione che abbracci anche le criticità relative alla mensa del Polo di Coppito (situata in un container dopo 5 anni e mezzo con il Polifunzionale adiacente che giace lesionato e inagibile dal giorno del sisma) e quella del Polo di Scienze Umane, ancora totalmente sprovvisto del servizio".

Ad oggi, le mense a disposizione degli studenti dell'Univaq sono quattro, e tutte gestite dall'Adsu: al Polo di Coppito, al Polo di Roio, al Polifunzionale di Pile e all'interno della residenza Campomizzi.

Il Cda dell'Adsu però, con una nota diffusa stamane, ha spiegato che, piuttosto, si stava discutendo del mantenimento del servizio mensa: "Con grande sorpresa - si legge - in qualità di componenti del CdA dell’Azienda per il Diritto allo Studio, abbiamo appreso da diversi articoli di giornali locali che le mense universitarie non sono state chiuse per via del blitz di una ventina di studenti durante una seduta dello stesso CdA. I componenti attualmente in carica, firmatari di questo documento, riportano che nel Consiglio di Amministrazione di giovedì 9 ottobre hanno discusso il mantenimento del servizio mensa ed in quella sede hanno deliberato in merito alle direttive necessarie all’emanazione del bando di gara atto a garantire la prosecuzione del servizio mensa per il 2015".

I componenti del Cda hanno poi inteso ribadire che "la loro decisione non è stata influenzata dal gruppo di studenti che ha chiesto udienza prima dell’inizio della seduta del CdA, in considerazione del fatto che tale problematica era già stata inserita nell’OdG della seduta ed istruita dagli uffici in relazione alla disponibilità di bilancio e delle strutture da gestire".

Nella nota, l'Adsu specifica inoltre che "la delibera è stata resa possibile da una votazione unanime, cui non hanno partecipato i due rappresentanti degli studenti, entrambi dimessisi, uno di loro proprio in quella sede, prima dell’inizio del CdA.In aggiunta, tutti i componenti del CdA confermano di aver correttamente operato sulla base di una serie di tappe amministrative, respingendo ogni accusa di scarso interesse e dedizione al lavoro di sostegno della popolazione universitaria studentesca, auspicando una più fattiva collaborazione con gli studenti".

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