Arriva un altro buon risultato per i Dipartimenti di Ingegneria. Il 15 ottobre scorso, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi dell’Aquila e la Biomaterials & Engineering (Bme), una start up aquilana nata nei Dipartimenti di Ingegneria dell’Università dell’Aquila e finalizzato all’ingegnerizzazione, al trasferimento tecnologico e alla licenza di un brevetto, denominato “Circuito elettronico a basso rumore simulante il comportamento di un'induttanza”.
Il brevetto coinsiste in un apparato in grado di simulare elettronicamente il comportamento di un’induttanza con elevate prestazioni in termini di rumore e fattore di merito. L’Università degli Studi dell'Aquila ne detiene i diritti commerciali: l'idea è infatti nata dalle attività di ricerca applicata svolte nei laboratori del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia (DIIIE) dal professor Giorgio Leuzzi e dai ricercatori Vincenzo Stornelli e Paolo Colucci. Con l’ulteriore collaborazione di Leonardo Pantoli, il brevetto è stato depositato negli Stati Uniti, a cura dell’Università, lì dove sono presenti aziende ed interessi rilevanti per il brevetto stesso.
“Le particolari caratteristiche della nostra invenzione - chiarisce Stornelli - rendono il circuito candidato ideale per applicazioni elettroniche a basso costo ed elevate prestazioni nel campo delle telecomunicazioni”.
“La Biomaterials & Engineering srl - spiega l’amministratore e docente dell'Univaq Francesco Vegliò - attraverso l’ingegnerizzazione di questo particolare componente elettronico, inizia ad ampliare concretamente gli obiettivi strategici dell’azienda, con l’ulteriore obiettivo di esportare le proprie competenze nel territorio europeo ed extra europeo”.
L’accordo tra l’Università dell’Aquila e la Biomaterials & Engineering prevede una fase dedicata all’ingegnerizzazione del procedimento brevettale della durata di 18 mesi. Al termine dell’accordo l’Università concederà il brevetto in licenza esclusiva alla Bme.
"Con questo ulteriore accordo, - spiega in un comunicato l'Univaq - si consolidano e rafforzano le buone pratiche messe in campo dall’Università degli Studi dell’Aquila in materia di innovazione e trasferimento tecnologico, a favore del territorio".