Urne aperte. Si chiude l’era Di Orio, dopo nove anni: l’Università degli studi dell’Aquila sceglie il nuovo rettore. In un momento particolare per la vita dell’ateneo, stretto tra i tagli imposti dalla riforma Gelmini e la necessità di reinventarsi nel contesto, in continua evoluzione, di una città che prova a fare i conti con una difficile ricostruzione.
Un voto attesissimo: alle urne, infatti, si presenta una Università spaccata tra sostenitori e detrattori del rettore uscente la cui gestione decisa, se non autoritaria, non poteva che lasciare dietro di sé veleni e polemiche.
Quattro i candidati alla successione: la dioriana di ferro Maria Grazia Cifone, già preside della facoltà di medicina, grande favorita al pari della professoressa Paola Inverardi, che trova forti consensi tra gli oppositori del magnifico. Una candidatura forte, quella della preside della facoltà di Scienze, apprezzata persino da Di Orio, almeno nei giorni che sono seguiti all’annuncio.
C’è poi Angelo Luongo, per anni fedelissimo del rettore uscente, fatto fuori quando era prorettore per alcune divergenze con la governance. Il vero outsider, però, potrebbe essere il professor Francesco Vegliò, che punta a conquistare preferenze in seno a entrambi gli schieramenti.
Sarà una elezione caldissima, insomma. Non stupisce che stamani, a poco meno di due chilometri dall’unico seggio nell’aula 6 della ex Scuola Reiss Romoli, sia apparso uno striscione con scritto “Non votateli. Di Orio e Cifone a giudizio”. Chiaro il riferimento alle vicende giudiziarie che vedono coinvolto il rettore uscente che, il prossimo dicembre, sarà sottoposto a tre processi.
Quest’oggi le urne sono aperte dalle 10.30 alle 19.30. Già fissate le eventuali votazioni successive, tutte dalle 10.30 alle 19.30: la seconda lunedì 3 giugno, la terza giovedì 6, con l’eventuale ballottaggio martedì 11 giugno.
NewsTown seguirà le votazioni con articoli e commenti delle redattrici e dei redattori di StudenTown.