Mercoledì, 25 Marzo 2015 10:45

Avvistata neofita di Cosmoprof sprovvista di trolley!

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Da sempre moda e bellezza viaggiano a braccetto e difficilmente nelle loro più alte manifestazioni l’una non si serve delle competenze dell’altra. Se per la prima aspettiamo le fashion week sparse nelle città del mondo, senza dubbio per la seconda il punto di riferimento principale di tutti coloro che le gravitano attorno per professione o per passione è il Cosmoprof.

L’evento è giunto alla sua 48ma edizione in Italia e trova da sempre la sua sede nel quartiere fieristico di Bologna più o meno tra fine Marzo e inizio Aprile, quest’anno dal 20 al 23 Marzo. Una città sempre piuttosto tranquilla che nei quattro giorni di Fiera assiste ad un delirio di gente e mezzi di trasporto e vede salire i prezzi degli alberghi alle stelle. Nel caso in cui voleste festeggiare l’arrivo della primavera nel capoluogo emiliano un suggerimento potrebbe essere quello di guardare bene cosa c’è in programma in città… Tolto questo (che per alcuni rappresenta segni più nei registratori di cassa), il paese dei balocchi!

Migliaia e migliaia di mq al servizio della cosmesi: 2.493 espositori dei quali il 70% esteri che significa uno sguardo sul mercato mondiale a 360 gradi in un paese dove, per ragioni che mi risultano piuttosto oscure, viene importata una misera parte dell’universo cosmetico e quando – e se – arriva qualche novità, al di là dei confini nazionali è già da scaffale impolverato delle super offerte… Insomma, capirete bene quanta abbondanza agli occhi dei poveri visitatori italiani!

Come ogni grande manifestazione svoltasi negli ultimi mesi nel bel paese anche questa strizza l’occhio all’imminente Expo che non ha mancato di essere pubblicizzato in ogni stand. E va anche bene. Ci hanno risparmiato però la faccia da volantino Esselunga apparsa agli inizi che forse cozzava con il leitmotiv assoluto della Fiera: la bellezza.

Armata di ogni entusiasmo possibile e scarpe comode passo il primo giorno, il venerdì, a farmi capace di cosa c’è intorno a me, a cercare di non perdermi e a sconfiggere il senso di inferiorità nei confronti di hostess e modelle che a differenza di quanto si possa pensare non ostentavano la loro bellezza in maniera provocante ma composta e in un certo qual modo naturale, facendoci perdere anche la scusa della critica ai costumi e alla volgarità. A ciascuno il suo, poi. Come a tutte le cose ci si abitua e con il passare delle ore il focus è ritornato all’emozionante frenesia dei lavori del primo giorno di fiera. L’aspetto più incoraggiante di queste manifestazioni, di qualsiasi settore esse siano, è che il confronto avviene con persone competenti, vuoi spinte dalla vendita del loro prodotto o perché responsabili in prima persona della qualità di quest’ultimo. Un aspetto fondamentale che spesso viene fagocitato dalle dinamiche della grande distribuzione. È molto difficile trovare venditrici nelle catene di cosmetica che sappiano realmente cosa stanno proponendo cliente.

Al sabato mi muovo decisamente più spedita e i momenti di smarrimento del venerdì spariscono. I padiglioni sono divisi per settori che investono grosso modo capelli, profumeria e estetica dando grosso spazio al mondo onicologico. E per ognuno prodotti e macchinari specifici. Un padiglione dove ho passato gran parte del mio tempo è stato quello del “naturale” che raccoglieva sotto quest’aura non solo le aziende con prodotti ecobio (tanto di moda negli ultimi tempi) ma anche quelle che facevano del naturale il loro concept, introducendo nei loro cosmetici gran parte di ingredienti naturali. Ed è stato il padiglione dove ho potuto conoscere molte nuove realtà sia italiane che straniere. Il mio personale limite nei prodotti ecobio sono le profumazioni, spesso troppo erbose e pungenti quindi piuttosto preferisco scendere a compromessi con le formulazioni. Altre grandi soddisfazioni le ho travate nei padiglioni esteri, soprattutto nell’area greca scoprendomi grande amante dei prodotti a base di oliva e derivati. Poi sfilate dove naturalmente a rubare la scena erano scenografiche acconciature e dimostrazioni dal vivo di nuove tecniche massaggianti.

Domenica pausa.

Tante belle parole: ma sapete cosa davvero si va a fare tutti al Cosmoprof? I campioncini! Altro dramma della consumatrice media italiana e dover chiedere dei miseri pochi ml di prodotto alle sopracitate venditrici che quasi sistematicamente dopo avere visivamente accusato la sventurata di accattonaggio, aprono il cassetto delle meraviglie e le rifilano l’ultimo campione di dopobarba al pino silvestre! Capite bene su che livelli si viaggia. Non perché abbia visto grande generosità al visitatore medio (le porte si aprono solo nel momento in cui scandisci la parola magica blogger), ma almeno una qualche soddisfazione ce la si prende! E più si va avanti nei giorni più gli espositori sono ben disposti, dovendo trattenersi quanto più possibile per favorire eventuali distributori e grossi compratori; le fiere sono fatte soprattutto per questo. In ogni giorno di manifestazione è comunque quasi impossibile tornare a mani vuote anche non spendendo un centesimo.

Il vero Eldorado?? Il lunedì. Tolto il viaggio in autobus assalito da flotte di persone al termine del quale era davvero necessaria una seduta in qualche stand di una qualche spa! Mi era stato suggerito di equipaggiarmi di trolley ma vedendo i primi due giorni comunque sopportabili mantenendo un certo contegno, il trolley mi sembrava una scelta troppo sfacciata. Grosso sbaglio. Il lunedì, oltre a esserci molta più gente in quanto giornata di chiusura dei saloni, c’è lo svuota tutto degli stand che giustamente lasciano gli allestimenti immacolati i primi giorni ma che non hanno intenzione di ritornare a casa carichi e se in mattinata vendono a prezzi stracciati, verso ora di pranzo abbassano ancora di più l’offerta e nel pomeriggio regalano full size di prodotti anche solo facendo capolino nella loro area. Non tutti perché alcuni arrivano in fiera portandosi già un nome o un proprio stand di vendita che mantiene inalterati i prezzi (comunque convenienti) per tutti e quattro i giorni. Ma per la maggior parte (ad esempio nei padiglioni che vi nominavo prima, allestiti da aziende per lo più piccoline in cerca di visibilità) è così. Ore 17 le mie spalle chiedono pietà e il mio budget non è neanche lontanamente stato sforato.

Va bene. Non avremo i campioncini in profumeria e possiamo godere solo dello 0,1% dell’offerta cosmetica mondiale ma abbiamo il Cosmoprof! Collegate all’evento di Bologna, altre due manifestazioni per coprire la restante parte di pianeta: la 13ma edizione di Las Vegas dal 12 al 14 Luglio e la 20ma di Hong Kong dall’11 al 13 Novembre. Poi non dite che non vi avevo avvisati…

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