di Letizia Ciuffini e Marie-Regine Dongiovanni - E' stata Helena Janeczek l'ospite di ieri per il secondo appuntamento del ciclo di seminari "Conoscere narrando" [leggi l'articolo sulla rassegna], presso l'aula magna del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila. Janeczel ha iniziato con la lettura di alcune pagine da Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia, spaziando tra forme stilistiche e contenuti, analizzando nuovi e vecchi linguaggi.
La scrittrice tedesca, naturalizzata in Italia, si addentra in un confronto letterario tra i racconti di mafia di Sciascia e quelli, più attuali, di Roberto Saviano in Gomorra. Helena Janeczek è molto vicina allo scrittore napoletano, per essere stata tra i primi ad intuirne il potenziale editoriale, negli anni in cui la Janeczek collaborava con il sito web Nazione indiana.
"Sciascia, in sole dieci righe cambia continuamente registro e punto di vista, sfrutta lo straniamento per non rischiare di cadere nel sentimentalismo" spiega Helena, "Saviano ha scritto un libro che incide sulla realtà e sulla vita stessa dell'autore, utilizza mezzi retorici per sferrare un attacco frontale, che tira dentro il lettore".
A partire dalla sua personale esperienza di vita, figlia di genitori ebrei detenuti nei campi di concentramento nazisti, ha illustrato i natali del suo primo romanzo Lezioni di tenebra, uscito nel 1997. "Ho scritto questo libro da garibaldina, è la storia del viaggio in Polonia con mia madre, sopravvissuta ad Auschwitz, a anche di un percorso interiore - racconta - ho buttato giù le prime pagine per sfogo, ho capito subito che quello che stavo scrivendo stava diventando un libro".
L'ospite del prossimo incontro, il 22 aprile, sarà Nicola Lagioia, scrittore barese che ha esordito nel 2001 con Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi). Il ciclo di incontri Conoscere narrando. Quattro scrittori, quattro letture, quattro idee di racconto si pone in ideale collegamento con il concorso letterario L'Aquila città universitaria, il cui successo, con oltre 60 racconti brevi proposti da studenti di tutti i dipartimenti dell'Ateneo, ha mostrato che vi è un largo interesse a misurarsi con la scrittura creativa, al di là dei confini dei percorsi di studio dell'area umanistica.