La mobilità urbana, a L'Aquila, è una delle maggiori difficoltà con cui si scontra quotidianamente chiunque - per scelta o per necessità - voglia usufruire dei mezzi pubblici.
StudenTown ha seguito insieme a tanti studenti universitari, fermata dopo fermata, la tratta del bus numero 83, da via Ugo Piccinini alla ex-Optimes e ritorno. Per dovere di cronaca: abbiamo impiegato due ore.
La maggior parte delle fermate delle tratte urbane è sprovvista di pensiline e di tabelle orarie. Capita che gli autobus passino con 5 - 10 minuti di anticipo rispetto all'orario previsto o con ritardi anche notevoli.
"L'Ama ti ama", era il claim dell'Azienda per la Mobilità Aquilana. Eppure, cittadini e studenti - fuori sede e non - spesso devono attendere a lungo, magari in piedi e senza alcun riparo - ad agosto come a gennaio - e non si sentono, dunque, così considerati.
L'assetto urbanistico della città è in continuo mutamento, dal 2009 ad oggi, con la conseguente decentralizzazione di servizi primari, luoghi di lavoro, punti di aggregazione, poli scolastici e universitari.
Le distanze, dunque, e i tempi medi di raggiungimento delle varie destinazioni - qualsiasi siano - si dilatano. Ma l'Ama non ha ancora adeguato i servizi offerti alle nuove esigenze della popolazione.
Se sei uno studente fuori sede, hai trovato una stanza a Roio (per via dei costi troppo elevati delle zone "centrali"), e non hai una macchina, "è impensabile spostarti con i mezzi pubblici", racconta una studentessa di Ingegneria.
"Prima del terremoto abitavo sulla s.s. 17, e le corse che prendevo per andare a lezione passavano ogni 20 minuti. Adesso passa un autobus ogni ora, se tutto va bene", dice un altro studente di Ingegneria, anche lui fuori sede. "I trasporti pubblici non sono assolutamente adeguati alle esigenze di una città universitaria, come dovrebbe essere L'Aquila" .
Il diritto alla mobilità - di cui l'Azienda dichiara di volersi fare portavoce sul sito internet - dovrebbe essere garantito a tutti, "sia fra le diverse aree geografiche di utenza, sia fra le diverse fasce di utenza", si legge. E' uno dei "principi ispiratori" della "Carta dei Servizi Ama", che sancisce, o almeno dovrebbe,"diritti" e "doveri" del viaggiatore. Peccato che il "pamphlet dell'etica" dei trasporti aquilani sia aggiornato al 2007.
Si parla spesso di "smart city" e di "città a misura di studente": bisognerebbe, prima di tutto, ricostruire una città a misura d'uomo. L'efficienza dei trasporti pubblici dovrebbe essere uno dei primi requisiti.