"Le prospettive sono straordinarie; l'Italia, è il primo paese europeo a partire con la sperimentazione del 5G, in cinque città che, ne siamo certi, sapranno aprire la strada ad una grande opportunità per tutto il Paese".
Parole del sottosegretario allo sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni, Antonello Giacomelli, intervenuto stamane al convegno sull'avvio della sperimentazione del 5G a L'Aquila [Leggi l'approfondimento], organizzato all'aula magna del Dipartimento di Scienze Umane di Univaq. "L'Aquila ha la possibilità di scommettere sul futuro, ponendosi come punto di riferimento per l'intero Paese; come le altre città selezionate, infatti, sarà riferimento per gli operatori e le aziende innovative che intendono scommettere su una tecnologia che rivoluzionerà la nostra vita in modi che, al momento, non possiamo neanche immaginare", ha aggiunto il sottosegretario.
"Stiamo lavorando affinché l'Italia si trasformi da mercato che acquista servizi avanzati, a centro di ricerca mondiale dove si sperimentano, creano e producono per essere poi commercializzati in tutto il mondo", l'auspicio di Giacomelli. Che ha spiegato i motivi che sottendono alla scelta delle cinque città individuate per la sperimentazione: "Tre città sono state individuate sulle base di condizioni ottimali di connettività: Milano, grande metropoli del Nord, Prato, tra i più importanti distretti manifatturieri d'Europa, Bari, capitale viva del Mezzogiorno; poi, abbiamo individuato Matera per il ruolo che svolgerà come capitale Europea della cultura e L'Aquila, appunto, che ha fatto una scelta di ricostruzione puntando sull'innovazione: con i sottoservizi, infatti, la connettività offerta in città è straordinaria, e si combina con un Ateneo che ha deciso di puntare su progetti avanzatissimi in questo settore".
Una scelta che viene da lontano, ha tenuto a specificare la rettrice dell'Università, Paola Inverardi; "stamane, iniziamo a raccogliere i frutti di una serie di iniziative che abbiamo messo in campo sin dal 2009 - la città, in seno alla ricostruzione, e l'Ateneo, in termini di investimento scientifico e di ricerca - e che sono culminate con la scelta del Governo di sperimentare il 5G a L'Aquila.
Univaq "è parte di un progetto complessivo che ha avuto l'ambizione di rendere la ricostruzione un elemento di rilancio economico", ha aggiunto Inverardi, sottolineando il ruolo importante che giocherà l'Ateneo, "per la credibilità scientifica e di ricerca e per la disponibilità di risorse umane qualificate, capaci di raccogliere la sfida della sperimentazione".
Al bando del Ministero dello Sviluppo Economico potranno partecipare gli operatori delle telecomunicazioni, interessati ad investire su uno dei tre lotti a gara: L'Aquila è insieme a Prato, e tra le due città, ci sarà una 'cordata' fatta dell'operatore che si aggiudicherà il bando con Università, enti e centri ricerca, imprese e pubblica amministrazione; si impegneranno a realizzare investimenti concreti per realizzare l'aspetto infrastrutturale della nuova piattaforma e i servizi connessi, ponendo, così, le cinque città coinvolte in una situazione di evidente vantaggio rispetto alle altre.
"L'incontro di oggi, è teso a dare evidenza dei progetti in essere, in stato avanzato, che con l'avvio della sperimentazione potranno raccogliere l'interesse di aziende importanti, di rilevanza internazionale", ha aggiunto Stefano Palumbo, assessore alla Smart City. Non è un caso che abbiano partecipato al convegno Sebastiano Di Filippo, direttore del business development della società Qualcomm, "multinazionale statunitense che sviluppa dispositivi elettronici per la tecnologia abilitante all'infrastruttura di telecomunicazione", ed Enrico Pisano, responsabile della ricerca e innovazione veicolo del gruppo FCA, "interessato a sviluppare la tecnologia dell'auto connessa".
"L'Aquila è stata selezionata per aver dimostrato di poter accogliere la sfida della sperimentazione, avendo investito sulla ricerca e sull'innovazione e potendo vantare un capitale umano che qualifica la città, rendendola credibile agli occhi del mondo, molto più di quanto lo sia dentro le mura".