Mercoledì, 27 Maggio 2015 14:28

L’Aquila, WI-FI a bordo dei Bus. Cialente: “Saremo città all’avanguardia”

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L’Aquila si affaccia alle tecnologie urbane e sogna una città intelligente. Questi i punti fondamentali della conferenza stampa che si è tenuta, presso la sede del comune dell’Aquila in Villa Gioia, per la presentazione del progetto “Wibus ICT, per costruire la città del futuro”. Per l’occasione, nel piazzale antistante la sede comunale, sono stati posteggiati gli autobus dove è stato istallato il sistema Wi-Fi al fine di sperimentare l’accesso alla rete.

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Massimo Cialente, il presidente di Gran Sasso Velino Bruno Petrei e l'amministratore unico dell’AMA Agostino del Re.

Ma vediamo in cosa consiste il progetto.

A partire da questa settimana sarà possibile usufruire della linea Wi-Fi a bordo di cinque autobus dell’ARPA, tre automezzi AMA e due bus della Scav, ma non solo. Oltre alla navigazione gratuita con accesso unico, che permette di restare connessi durante il cambio dei diversi mezzi, sarà possibile utilizzare un sistema di infomobilità tascabile indipendente dal Wi-Fi. In ogni autobus infatti è installato un tablet con Google Transfert integrato. L’accesso è quindi permesso e facilitato a tutti, giovani e meno giovani, al fine di elargire il servizio nella maniera più facile e intuitiva possibile.

Il progetto è parte di un piano di rinnovamento dei trasporti abruzzesi e aquilani al fine di rendere appetibili in senso turistico, universitario e lavorativo, la Regione e la Città. “Il Comune ha a disposizione nove milioni di euro da investire nei trasporti”, ha dichiarato il sindaco Cialente. “Sei saranno dedicati al rinnovamento dei veicoli e delle linee, tre proprio alle nuove tecnologie che siamo intenzionati a sfruttare al meglio per dare una dimensione cosmopolita e all’avanguardia nazionale ed europea”.

wifiIl presidente di Gran Sasso Velino, Bruno Petrei, ha aggiunto: “Il concetto di Wi-Fi e di interconnettività urbana è ambizioso e nel contempo fattibile. Abbiamo lavorato al fine di realizzare questo progetto pilota, che avrà la durata di un anno, proprio per sondare l’utilizzo di questa nuova tecnologia. Se il riscontro sarà positivo, ossia se una grande parte dei fruitori dei servizi bus dovesse avvalersi di questa novità, partiremo immediatamente con il secondo step del progetto. Questo significherebbe una copertura totale su praticamente tutti i mezzi pubblici abruzzesi”.

Il sindaco ha spiegato come il progetto WiBus ICT non sia isolato. L’intenzione è quella di costruire pensiline intelligenti e semafori specifici per mezzi pubblici che renderebbero più scorrevoli e agevoli i percorsi cittadini quotidiani. Ma secondo il primo cittadino il futuro riserverebbe ulteriori sviluppi che porterebbero l’internet gratuito anche nel centro storico: “Questo è un progetto che prevede un’integrazione continua della città nella rete Wi-FI. Attraverso il fondo FEASR inoltre possiamo contare su 3 milioni per la mobilità interna al centro, 1,5 milioni per la capillarizzazione, e 1 milione per valorizzare il patrimonio musei. L’obiettivo è far partire anche questo progetto entro l’anno”.

Le linee interessate a WiBus ICT saranno principalmente quelle più utilizzate, quindi le tratte verso l’Università (centro e Coppito), l’ospedale San Salvatore e il terminal bus di Collemaggio.

I costi del progetto pilota momentaneamente ammontano a 190.000 euro centomila dei quali coperti da un finanziamento stanziato dal GAL (Gruppo Azione Locale) attraverso il Programma Sviluppo Rurale (PSR), usufruendo del progetto LEADER che programma e stanzia fondi strutturali dell’UE. Il progetto comprende 4 fasi: l’animazione territoriale, ossia la promozione degli interventi tramite incontri e focus territoriali, la fase denominata “Portale ICT”, cioè la realizzazione del portale e dell’integrazione del servizio Google Transit, la terza fase, ossia quella tecnica dell’istallazione fisica dei display e dei dispositivi Wi-Fi e infine la fase del Training ICT, formazione e preparazione del personale attraverso seminari e formazione attiva, sul luogo di lavoro e durante i trasporti. Il resto dei fondi proviene da risorse regionali e statali.

Ultima modifica il Mercoledì, 27 Maggio 2015 16:15

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