#SAVEOLEGSENTSOV - A Mosca gli imminenti mondiali permettono di ridare un po’ di luce al caso di Oleg Sentsov, regista ucraino condannato a vent’anni di carcere per presunti atti di terrorismo in Crimea, dopo l’annessione russa avvenuta nel marzo 2014. Nel corso del processo i testimoni ritrattarono dicendo che le loro dichiarazioni erano state estorte con la tortura, lo stesso Sentsov accusò la polizia di averlo torturato per ottenere una confessione.
Nel 2015 L’Efa, l’European film academy, aveva chiesto l’immediato rilascio, ma senza esiti. In questi giorni Sentsov ha rivolto un appello ai leader del G7 chiedendo aiuto per la causa dell'Ucraina e per i “prigionieri politici” ucraini. Il regista sta protestando in carcere con lo sciopero della fame da quasi un mese. Un gruppo di attivisti ucraini ha anche lanciato per il periodo dei mondiali una campagna social #SaveOlegSentsov e cortei per chiedere la sua liberazione si sono svolti a Kiev, Bruxelles, Parigi, Ottawa, Sydney, Varsavia, Tel Aviv, Lipsia, Riga, Vienna e Londra.
Si confida nella bolla mediatica del pallone per scuotere la coscienza del presidente russo, anche se l’avvocato del regista dice: “Mondiali o no, temo che Oleg finirà morto in una prigione russa’. Gli appelli rivolti a Vladimir Putin per ora sono caduti nel vuoto.
SET E FILM- Con l’estate si va meno al cinema e spuntano i set in tutta Italia, una ricognizione la fa su Il Tempo Giulia Bianconi: in Toscana Giovanni Veronesi gira I moschettieri del re con Favino, Mastandrea, Buy, Rubini, stessa regione per Leonardo Pieraccioni con Se son rose. In Toscana anche Paul Verhoeven, con la storia di una licenziosa suora. Tra Roma e il Trentino Stefano Mordini e Riccardo Scamarcio lavorano a un thriller. Marco Giallini e Alessandro Gassmann sono sul set romano di Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno. In Emilia Giorgio Diritti è impegnato per le riprese di Volevo nascondermi con Elio Germano. George Clooney a Viterbo in agosto per la serie Catch 22. Apprendiamo che stanno iniziando anche le riprese del film natalizio di Boldi e De Sica a Milano.
Poi ci sono le uscite della settimana tra queste Jurassic World - Il regno distrutto, non esattamente un film, ma un nuovo prodotto di intrattenimento per il pubblico e ce lo ricorda Colin Trevorrow, regista del film omonimo del 2015 che si è guadagnato il quinto posto tra i maggiori incassi della storia. Per questa pellicola il regista è Juan Antonio Bayona e Trevorrow è invece produttore esecutivo che gestisce anche tutto l’indotto del merchandising dinosauresco e dice così ad Arianna Finos per Repubblica: «Se sento la pressione? Dopo un successo come quello di Jurassic World portare a casa un miliardo di dollari è considerato un fallimento…»…«Rispetto agli anni Novanta molto è cambiato, tutto è più tecnologico, immersivo. E anche più legato alla realtà scientifica. Oggi puoi costruire alla playstation o nella realtà virtuale il tuo parco giurassico, interagire con i dinosauri. C’è anche un gioco come Pokemon Go in cui insegui i dinosauri nelle città, nelle strade...speriamo di non causare incidenti. È parte dell’esperienza di Jurassic World e il mio è un approccio tutt’altro che cinico».
Non al cinema ma in televisione il documentario di Giancarlo De Cataldo dedicato a Sandro Pertini e Aldo Grasso su Il Corriere lamenta che «su Pertini la retorica si misura a chili e forse non era il caso di aggiungerne altra, usando poi l’espediente retorico (nel doppio senso della parola) di rivolgersi ai giovani come un maestro che spezza il pane del sapere». Insomma il tanto citato Presidente non sembra sia stato ritratto in tutta la sua complessità. Arriva in tv anche un film su don Luigi Ciotti di Paolo Santolini che lo ha seguito per due anni nelle sue attività, su Rai 3 venerdì 9 giugno. Maria Cristina Fraddosio con Martina Martelloni e Mauro Petito firmano Mena, sulle attività di resistenza a Melendugno contro il gasdotto Tap. Al Colosseo hanno proiettato Il gladiatore, Russell Crowe presente, per una serata di beneficienza con colonna sonora eseguita dal vivo, per il programma End Polio Now. Si replica al Circo Massimo l’8 e il 9 giugno.
IL SOLITO SESSO - Brian De Palma sarà il regista di un film su Weinstein, un horror su un predatore sessuale; nella realtà il produttore si dichiara non colpevole di fronte alla Corte Suprema. Woody Allen invece dichiara in questi giorni di non voler essere assimilato alle vicende sugli abusi sessuali, ribadendo, ancora una volta, la sua innocenza rispetto alle accuse mosse dalla ex moglie Mia Farrow. Si candida come testimonial da usare sui manifesti della campagna #MeeToo.
ALTRI IN SALA - C’è Er canaro, l’alternativa di Sergio Stivaletti al garroniano Dogman, basato sul medesimo fatto di cronaca nera. L’omaggio a Valentina Cortese Diva!, La terra dell’abbastanza, celebrato film dei fratelli D’Innocenzo, Tito e gli alieni, con Valerio Mastandrea. Ancora L’atelier, su un laboratorio di scrittura creativa alla Ciotat, la riedizione di 2001: Odissea nello spazio.
Tratto da Hai letto di… #8 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 3 - 8 giugno