Venerdì, 15 Giugno 2018 14:18

David Lynch parla bene della tv, a Philip Roth piaceva poco il cinema

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SOLDI - Su Italia Oggi Claudio Plazzotta ci parla di Cattleya, la società di produzione italiana che ha al suo attivo moltissimi film e serie tv, Romanzo criminale, Gomorra, ACAB, Suburra, tra le altre. Un dato sottolineato dagli amministratori dà un ulteriore contributo per comprendere il cambiamento di questa fase del mercato dell’audiovisivo e forse anche del linguaggio: “le nostre serie tv hanno successo, c’è una crescente richiesta da parte dei broadcaster, e il risultato operativo del comparto serie tv nel 2017, per Cattleya, è sette volte superiore a quello del 2016. Il cinema, invece, è in calo al 60%”.

David Lynch a Deadline sullo stesso tema “i film per il cinema stanno attraversando un periodo difficile. È triste, ma le cose stanno così…la tv via cavo è la nuova arthouse che concede libertà creativa e la possibilità di raccontare storie continuative. È molto bella, ma non è il grande schermo”. Non sa se ci sarà un’altra stagione per Twin Peaks.

La Regione Emilia Romagna ha assegnato circa un milione e mezzo di euro nella prima sessione di valutazione destinata ai progetti di produzione cinematografica e audiovisiva, realizzati da imprese nazionali e ai festival e rassegne di rilevanza regionale per il 2018.

POLITICA - Cristina Battocletti su Il sole 24 ore intervista Sergei Loznitsa vincitore a Cannes della sezione Un certain regard con Donbass ed è l’occasione per parlare del film ma anche delle detenzioni ingiuste di due registi Oleg Sentsov (http://old.news-town.it/blog/20714-il-regista-ucraino-e-i-mondiali-di-calcio-russi.html) e Kirill Serebrennikov. Di quest’ultimo a Cannes è andato solo il suo film, Leto, il regista no, perché in prigione, come Sentsov e altri, ribadisce Loznitsa, anche lui ucraino. Si spera nei mondiali e in atti di clemenza di Putin che intanto dichiara, relativamente a queste carcerazioni, che la giustizia è indipendente dalla politica…La politica interessa anche Robert De Niro che presenta l’esibizione di Bruce Springsteen al Radio City Music Hall così: "Dirò solo una cosa: Trump vaffanculo", lo ripete due volte in diretta sulla Cbs e incassa una standing ovation dal parterre della cerimonia di consegna dei Tony Award, i premi statunitensi dedicati al teatro. A maggio l'attore aveva già detto di non volere il capo della Casa Bianca nei suoi ristoranti e nel 2016 lo aveva definito "un maiale", dichiarando che lo avrebbe voluto prendere a pugni in faccia, ce lo ricordano Arianna Finos e Alberto Flores D’Arcais su Repubblica. Muore, a 82 anni, il regista russo Stanislav Govorukhin, si avvicinò alla politica con la Perestroika di Mikhail Gorbaciov e girò il documentario Non possiamo vivere così  e Aleksandr Solzhenitsyn e La Russia che abbiamo perso. Poi è stato un sostenitore di Vladimir Putin.

ANIMAZIONE - Bruno Bozzetto porta Minivip e Supervip, i protagonisti del suo lungometraggio Vip – Mio fratello superuomo (1968) al centro di una graphic novel firmata anche da Grégory Panaccione, ce lo dice Valeria Arnaldi su Il Messaggero e Bozzetto le racconta che la storia “È nata quasi per caso. Era la sceneggiatura di un lungometraggio scritta con Nicola Ioppolo. L’abbiamo rivista più volte, ma il film non si faceva mai. È difficile trovare produttori in Italia… un film di animazione è caro, parlo di 3/4/5 milioni di euro. In Usa si spendono 80/120 milioni, c’è un divario tecnologico spaventoso. E la distribuzione non è migliorata negli anni”. Il capo di Disney Animation e co-fondatore Pixar, John Lasseter lascia tutto in attesa di giudizio, accusato di molestie nel suo ambiente di lavoro ha ammesso di aver fatto ‘passi falsi’. Ma su Il manifesto Giulia D’Agnolo Vallan parla anche di ‘pensiero corporate’ dietro la sua epurazione, Lasseter avrebbe avuto la colpa, prima di tutto, di essere troppo geniale e ambizioso. Considerato un grande innovatore nelle tecniche di animazione, è stato produttore e anche regista di Toys Story, Cars, A Bug’s Life. Sylvester Stallone, anche se non è un cartoon, è la new entry dei sotto indagine con l’accusa di reati sessuali.

MITI - Philip Roth amava tiepidamente il cinema o forse per niente, lo ricorda sul Corriere Ranieri Polese “Se ce l’aveva tanto con il cinema (e ancora di più con la televisione) era perché gli sembrava che stesse uccidendo la cultura dei libri. Nel suo romanzo La mia vita di uomo il protagonista, lo scrittore Peter Tarnopol, è terrorizzato dall’idea del divorzio: la somma degli alimenti da pagare lo costringerebbe – orrore! – a integrare i suoi guadagni facendo lo sceneggiatore’. Ennio Morricone, 90 anni dichiara su Il Messaggero a Marco Molendini che non vuole più comporre musica per film tranne che per Tornatore, lo stanca troppo, mentre continuerà con la direzione dei concerti dal vivo. Muore Eunice Gayson, Bond Girl in due film Dr. No del 1962 e Dalla Russia con amore del 1963.

AL CINEMAA Quiet Passion di Terence Davies sulla scrittrice Emily Dickinson, mito e futuro in Ulysses: A Dark Odyssey di Federico Alotto, Blue Kids di Andrea Tagliaferri, prodotto da Matteo Garrone, Macbeth - Neo Film Opera di Daniele Campea, contaminazione tra cinema, teatro e opera, La stanza delle meraviglie di Todd Haynes tratto da un romanzo di Brian Selznick, Due piccoli italiani, esordio alla regia di Paolo Sassanelli. Queste alcune delle uscite della settimana.

Tratto da Hai letto di… #9 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 9 - 15 giugno

Ultima modifica il Venerdì, 15 Giugno 2018 14:31

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