È LA RETE, BELLEZZA - Insorgono gli esercenti contro Netflix che al festival di Venezia presenterà film e serie senza passare prima dai cinema. Anec, Anem e Fice, le associazioni di categoria dei gestori delle sale cinematografiche, vogliono invece avere l’anteprima in Italia prima dello streaming. Agli esercenti risponde Lucky Red che produce e distribuisce in sala uno dei film che saranno visibili su Netflix: Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, dedicato alla morte di Stefano Cucchi. "… Siamo molto felici che Sulla mia pelle sia stato scelto da Alberto Barbera per aprire Orizzonti e che Netflix lo abbia acquistato. È sicuramente indice del fatto che abbiamo prodotto un grande film. Pensiamo che proporre agli esercenti la programmazione in contemporanea del film nelle sale, come avviene con tanti contenuti alternativi che poi hanno il loro sfruttamento su altre piattaforme, sia un’opportunità. Non è quindi un’imposizione ma una libera scelta. Un’opportunità di dare al pubblico la possibilità di vedere il film anche sul grande schermo. Questa non è una 'fuga in avanti'…”. Questo mentre il settimanale Internazionale dedica la copertina al tema ‘Chi ha paura di Netflix?’, scrivendo che l’azienda statunitense spende più di Hollywood per produrre film e serie tv e ha 130 milioni di utenti in tutto il mondo e anche un debito di 7,7 miliardi di euro.
La Festa del cinema di Roma annuncia che presenterà l’anteprima di una serie di History Channel dedicata allo scandalo Watergate, ma non film per ora. Non sembra invece che a Locarno ci sia spazio per le contaminazioni televisive o multipiattaforma, il festival ticinese punta sulla consolidata miscela di autori noti e cineasti agli esordi.
È IL CINEMA, BELLEZZA -‘Tutto nasce da un business degli studios: creare franchise di genere sci-fi è più redditizio. Si tratta di prodotti che si piazzano meglio sul mercato globale, dove spettatori maschi sui 15-35 anni chiedono effetti speciali. Questo relega i migliori sceneggiatori ai margini’, così dice Bobette Buster ‘maestra degli sceneggiatori hollywoodiani’ su Il Giornale a Ferruccio Gattuso, ribadendo ai cinefili quanto sia difficile fare film belli e con l’anima. Anche Renato Franco su Il Corriere analizza il fenomeno dei sequel o dei rifacimenti cinematografici, soprattutto nella recente produzione statunitense, come scorciatoie creative e commerciali. A lui risponde Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa convinto che la creatività ci sarebbe pure per inventare nuove storie ma ‘manca il mestiere della scrittura cinematografica…non c’è mai la certezza che una cosa che ha funzionato in un Paese possa essere copiata e incollata in un altro, in questo senso l’adattamento della sceneggiatura è fondamentale’. Insomma sembra che da una parte gli sceneggiatori bravi ci siano ma siano poco utilizzati e dall’altra invece siano poco ‘professionali’. Il cinema non è una scienza.
CINEMA E TURISMO - Carlo Degli Esposti su Economia e Lavoro annuncia l’apertura nelle ex fabbriche metalmeccaniche Reggiane di studios cinematografici. Il produttore di Montalbano, Braccialetti rossi, Il giovane favoloso, vuole investire slegandosi dal solo contesto di Roma per sostenere il territorio dove è cresciuto, l’Emilia Romagna, convinto che cinema e turismo possano rappresentare uno stimolo per la crescita di quelle aree.
IL FATTO NON SUSSISTE - La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione per il regista Fausto Brizzi indagato per violenza sessuale a seguito di denunce presentate da tre donne. Per i pm ‘il fatto non sussiste’. Gli inquirenti hanno svolto accertamenti anche per i due casi, quelli risalenti ad alcuni anni fa, le cui denunce erano arrivate oltre i termini di legge, scrive l’Ansa. Ora è attesa la decisione del giudice per le indagini preliminari.
Tratto da: Hai letto di… #16 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 28 luglio – 3 agosto.