Venerdì, 15 Marzo 2019 16:28

Mi dà un chilo di serie tv, tagliate sottili

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Quanto costa- In un anno il cinema italiano può stimare in 263 milioni i costi di produzione di 235 film per la sala. Nel settore della produzione seriale-televisiva (film-TV, serie, mini-serie, sit-com, soap- opera, telefilm) siamo su un valore di produzione compreso fra i 360 e i 380 milioni di euro. Seguono gli altri generi televisivi e Internet (animazione, programmi di intrattenimento, talk show, programmi culturali e di approfondimento etc.) con un valore compreso fra i 310 e i 340 milioni di euro. Sono i dati del primo Rapporto sulla produzione audiovisiva italiana dell'Apa, l' Associazione Produttori Audiovisivi, ex Associazione Produttori Televisivi. Dati che ci parlano di una produzione cinematografica sempre meno centrale nel panorama del mercato audiovisivo italiano. ‘L'Italia esporta: Gomorra venduto in 190 paesi, Il nome della rosa in 60 e verrà visto in 100, Il commissario Montalbano in 67, The new Pope in oltre 110, L'amica geniale in 147. Un successo che ha portato Elena Ferrante e la direttrice di RaiFiction Tinny Andreatta (con il direttore artistico dell' Accademia del Cinema Italiano, Piera Detassis) su Variety come "le donne che hanno lasciato un segno" racconta Silvia Fumarola su Repubblica.

Avanti un'altra- Cosa bolle nella pentola del marchio Apple per differenziare la produzione? Una bella avventura nella produzione di contenuti video di cui si parlava da tempo  ‘«It's showtime». Così Apple ha annunciato l'evento che si terrà a Cupertino (California), allo Steve Jobs Theatre, il prossimo 25 marzo e che, secondo rumor di mercato, preannuncia il lancio del nuovo servizio di streaming video. Il gigante guidato dal ceo Tim Cook, che a Wall Street capitalizza 853 miliardi di dollari, entrerà quindi in competizione con i «big three», cioè Netflix, Amazon Prime Video e Hulu, che dominano saldamente il settore negli Stati Uniti. Un mercato che diventerà più competitivo con l' arrivo, previsto tra quest' anno e il 2020, dei servizi di Disney +, Hbo Plus (WarnerMedia) e Nbc Universal’, scrive Ester Corvi, su MF.

E un'altra - In Italia invece TaTaTu, la prima piattaforma social di intrattenimento che paga gli utenti con criptovaluta per vedere film o programmi Tv ha illustrato il progetto con il suo fondatore Andrea Iervolino ‘insieme all’attore e regista Antonio Banderas, che ha già firmato con Iervolino collaborazioni in film di successo come Black Butterfly The music of silence. Antonio Banderas stesso è stato pagato in TTU Coin per il suo ruolo nel film Lamborghini, inaugurando ufficialmente l’era delle transazioni digitali nel mondo dell’entertainment e diventando un supporter di TaTaTu’, così scrive Cinecittànews che aggiunge ‘La piattaforma sarà disponibile su Apple Store e Android con 5.000 ore di contenuti tra film, musica, sport e game... Grazie ad un token appositamente progettato, il TTU Coin, e ad un protocollo di smart contract, TaTaTu crea un ambiente trasparente e in cui sia il fornitore che il fruitore dei contenuti vengono ricompensati in modo equo. I token guadagnati potranno essere scambiati in coupon per l’acquisto di prodotti e in coupon utilizzabili negli e-commerce gestiti da Triboo’.

In sala – Questo fine settimana Sofia di Meryem Benm'Barek una ragazza madre in Marocco, Il coraggio della verità di George Tillman Jr., essere sinceri e rischiare o essere bugiardi? Sara e Marti di Emanuele Pisano, commedia per liceali, La promessa dell’alba con Charlotte Gainsbourg, diretto da Eric Barbier, Momenti di trascurabile felicità, di Daniele Luchetti con Pif, tratto da Francesco Piccolo, Boy Erased di Joel Edgerton, cristiani che cercano di convertire un ragazzo omosessuale, Escape Room di Adam Robitel e Un viaggio a quattro zampe di Charles Martin Smith.

Tratto da: Hai letto di... #39 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 9-15 marzo 2019.

 

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