Doveva essere l'estate delle notti magiche inseguendo i gol dei campionati di calcio europei, giocati nelle varie capitali che avrebbero ospitato le partite, ma anche questo evento è stato derubricato nella categoria 'sarà per un'altra volta' e il rammarico è solo mitigato dal fatto che non sia toccato ai campionati mondiali essere annullati e spostati, causa Covid.
Sarà invece l'estate delle notti dei cinema all'aperto e dei Drive In, uno dentro gli studi di Cinecittà, un altro a Ostia, il più grande d'Europa con 460 posti auto e 50 moto e, scrive Valeria Costantini sul Corriere della sera, per ascoltare i film si potrà usare una frequenza dedicata dalla radio dell'auto o attraverso il bluetooth dello smartphone, per le moto ci sono postazioni con sdraio e radio-cuffie. In auto si potrà anche ordinare da mangiare, la consegna avverrà in bicicletta nei sessantamila metri quadrati del parcheggio dietro il Cineland di Ostia. Primo film in programma Tolo Tolo di Checco Zalone.
Poi arene estive ovunque, come già prima del distanziamento e delle mascherine obbligatorie, da quella del Nuovo Sacher di Nanni Moretti a Trastevere o del Cinema America, sempre a Roma, all'AriAnteo di Milano, Monza e Treviglio, dal Chiardiluna a Firenze all'Adua di Catania, da Villa Bottini a Lucca all'Adriano Studios di Ferrero in Via Tiburtina a Roma, al CineVillage di Parco Talenti che con 900 posti è l'arena più grande di Roma, anche a Bologna 'Sotto le stelle cinema', in piazza Maggiore, con prenotazione obbligatoria e posti distanziati e una replica in contemporanea alla BarcArena, centro sportivo nella periferia cittadina. Il dettaglio delle arene e delle iniziative lo fornisce Alessandra Magliaro per Ansa.
Riempiono poi le cronache dell’estate cinematografica 2020 le interviste a registi, attori, addetti ai lavori, sulle timide riaperture dei cinema, sugli incassi deboli, sulla richiesta di aiuti statali, sulle aspettative per l’autunno e per il Festival di Venezia che, essendo mancato Cannes, rimane una specie di miraggio per giornalisti e professionisti vari che lì si ritroveranno da fine agosto a inizio settembre. Chissà con quale spirito e con quale logistica per vedere i film in rigoroso ordine sparso.
Intanto la rielaborazione del lockdown in forma di racconto prosegue, in attesa di vedere i progetti annunciati da Muccino, Salvatores, Raoul Bova, ecco qui che appare Homemade, da un'idea di Lorenzo Mieli per The Apartment e dei fratelli Larrain per Fabula. Si tratta di 17 cortometraggi, disponibili dal 30 giugno su Netflix, realizzati da altrettanti autori reclusi in casa, in differenti luoghi nel mondo, per dare una personale chiave di lettura sulla pandemia che tutti ha accomunato, diviso, impoverito, arricchito. Nell'antologia troviamo Ladj Ly, Paolo Sorrentino, Rachel Morrison, Pablo Larraìn e Sebastian Lelio, Rungano Nyoni, Natalia Beristain, i Sebastian Schipper, David Mackenzie, Maggie Gyllenhaal e Kristen Stewart, Nadine Labaki con Khaled Mouzanar, Antonio Campos, Johnny Ma, Gurinder Chadha, Ana Lily Amirpour.
Infine il produttore Harvey Weinstein, attualmente in carcere; dal 2017 è accusato di violenza da decine di donne. In questi giorni la procuratrice generale di New York Letitia James e l’avvocata di Chicago Elizabeth A. Fegan hanno dato notizia dell’intesa, che se approvata dai giudici federali, farà sì che le sue accusatrici ricevano risarcimenti compresi tra 5.500 dollari e 750mila dollari. L’intesa prevede la creazione di un fondo di risarcimento di 18.875.000 dollari che sarà distribuito non solo tra coloro che hanno subito abusi sessuali da parte dell’ex produttore, ma anche tra le ex dipendenti della Weinstein Company che “hanno vissuto in un ambiente di lavoro ostile, hanno subito molestie sessuali e sono state discriminate sul luogo di lavoro”, come ha sottolineato l’ufficio del procuratore generale di New York.
Tratto da: Hai letto di... #84 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 30 giugno-3 luglio 2020