Venerdì, 23 Ottobre 2020 11:00

Cambia Disney, cambia sua Santità

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THE REAL POPE - Ci ha pensato un film a spostare l’asse dell’attenzione collettiva, almeno per un giorno, dal Covid 19 ai diritti civili uguali per tutti. Alla Festa del Cinema di Roma, in svolgimento fino a domenica 25 ottobre, viene proiettato un film Francesco di Evgeny Afineevsky, sarebbe passato placidamente, come accaduto a quello su Totti o su David Bowie o di Salvatores sulla quarantena con regista in quarantena. Ma nel film in questione c’è un passaggio dove il Papa dice: “Le persone omosessuali hanno il diritto di essere una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia[…] Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili”.  Non è Jude Law in The Young Pope a parlare, ma proprio il vero Bergoglio.

Il regista dice del film “ho avuto voglia di speranza e ho pensato al Papa, che con i suoi interventi ha toccato tutti gli argomenti dolorosi del presente. Si può dire anzi che questo documentario non è su du lui, ma sui disastri del mondo”: pandemia, ecologia, abusi e omofobia, muri costruiti per dividere, ingiustizie, povertà, razzismo, emancipazione femminile, precisa su La Stampa l’articolo di Domenico Agasso Jr.

Poi le reazioni e le precisazioni alla dichiarazione contenuta nel film e rilanciata da tutti i media, tra queste il teologo Bruno Forte, vescovo di Chieti-Vasto: la Chiesa apre alle unioni civili nel rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani, ma il matrimonio è sempre riservato alla tradizionale formazione donna più uomo più figli, questa è la famiglia per la Chiesa.

Intanto Paolo Sorrentino ha preso una pausa dai Papi e, in un’intervista a La Stampa, racconta a Gianmaria Tammaro il suo La mano di Dio, film autobiografico che sta girando a Napoli, un film sulla ‘medietà’ lo definisce il regista “mi sono sempre ritratto così, io. Come un uomo di grandissima medietà. La medietà, vede, è un salvacondotto per apprezzare il talento e l’assenza di talento: chi è medio certe cose le vede più chiaramente”.

COME SI CAMBIA - E, a proposito di attenzione alla famiglia e alle sue evoluzioni nel tempo, ecco Disney, che applica le ‘controindicazioni’ ai suoi film classici, oggi non rispettosi delle diversità. Sono in molti a chiedersi se non sia un eccesso di zelo, Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera scrive “Se studiamo la storia e la letteratura è proprio per acquisire il senso dell’alterità. Se avessimo abbastanza fiducia nella cultura, non ci sarebbe nessun bisogno di bollini rossi”. “Leggendo Biancaneve, dobbiamo avvertire i nostri figli che non è buona pratica strappare il cuore ai cerbiatti e anche ai cinghiali?”.

Tutto bellissimo, ma di questi tempi forse sì, è meglio precisare, proprio perché la fiducia nella cultura e nella sua trasmissione e condivisione in molti contesti non è cieca, lo è di più l’odio e l’intolleranza. Intanto il colosso di Topolino sembrerebbe interessato a investire ancora di più nell’offerta dei suoi prodotti, dai film al merchandising, attraverso lo streaming, visto che le esperienze dal vivo, come i parchi a tema, pagano molto meno che in passato.

In questi giorni è morta Marge Champion, a 101 anni, attrice, ballerina e coreografa, le cui movenze sono state alla base delle animazioni di Biancaneve (1937), della fata turchina in Pinocchio (1940) e di altri film Disney.
   
POCHI IN SALA - La sofferenza è anche quella delle sale cinematografiche, sempre in calo negli incassi settimanali, nonostante gli appelli a non abbandonare i cinema si susseguano, come quello di Liliana Cavani questa settimana. Tra le uscite previste I predatori di Pietro Castellitto, Una classe per i ribelli di Michel Leclerc, commedia sulla scuola, Palazzo di giustizia di Chiara Bellosi Palm Springs - Vivi come se non ci fosse un domani,  #Unfit – The Psychology of Donald J. Trump, documentario di Dan Partland.

In streaming, molto pubblicizzato il film dal titolo chilometrico Borat - Seguito di film cinema. Consegna di portentosa bustarella a regime americano per beneficio di fu gloriosa nazione di Kazakistan, su Amazon Prime Video dal 23 ottobre, comicità e America trumpiana. C’è anche Rudolph Giuliani.

 Tratto da: Hai letto di... #90- frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 18-23 ottobre 2020.

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