Venerdì, 23 Aprile 2021 18:20

Quali film nei cinema che decideranno di riaprire al pubblico

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PRIMAVERA AL BUIO - Si parla di cinema come luoghi, poco di cinema come film. La notizia è che, nelle zone gialle, dal 26 aprile, si potrà accedere alle sale cinematografiche, rispettando le norme anti Covid-19 e senza sforare il coprifuoco con lo spettacolo serale. Ma cosa andremmo a vedere, con un cinema a portata di mano che ha deciso di riaprire, sfidando le crisi di claustrofobia da spazi interni?

Probabilmente qualche film già passato anche in streaming e infatti: «Siamo pronti per riaprire e in tutta sicurezza, con gli standard rispettati finora. Da lunedì 26 le sale del Circuito Cinema cominceranno a programmare bei film: a Roma iniziamo con il Quattro Fontane e via via gli altri. Il primo è Mank di David Fincher, favorito agli Oscar, con 10 candidature, e il 26 ossia il giorno dopo la notte degli Oscar speriamo avrà avuto le statuette che merita», dice all'Ansa Andrea Occhipinti di Lucky Red.

Altri film che potremo vedere da qui all’estate: Bad Luck Banging or Loony Porn di Radu Jude, Maternal (Hogar) di Maura Delpero, Pieces of a Woman di Kornél Mundruczó, Minari di Lee Isaac Chung, Nomadland di Chloe Zhao e Disney lo ha annunciato disponibile e in streaming su Disney+ dal 30, come del resto lo sono gli altri titoli in programmazione e così sarà per Crudelia il 28 maggio e Black Widow il 9 luglio, l'11 maggio dovrebbe essere la volta di Volevo nascondermi di Giorgio Diritti con Elio Germano e I predatori di Pietro Castellitto per arrivare a luglio con il Festival di Cannes.

LA PUNTATA PRECEDENTE - Poi inizieranno le analisi sugli incassi, la previsione più scontata ci dice che, come per lo scorso anno, non dobbiamo illuderci e in questo senso si conta sui sostegni statali per le sale che riapriranno, ma anche per quelle che decideranno di non riaprire, in attesa di stagioni cinematograficamente più favorevoli.

Le sale cinematografiche attive in Italia sono circa 3.600, per un totale di poco più di 1.300 cinema. Guardando a cosa è accaduto lo scorso anno, secondo i dati Cinetel al 30 di giugno 2020, nei primi 15 giorni successivi alla possibile riapertura, avevano ripreso le attività 168 cinema per 346 schermi (-83,30%e -89,31%rispetto allo stesso periodo del 2019). Nel mese di luglio il numero dei cinema e schermi era salito a 391 e 670 (-50,06% e -77,04% rispetto al 2019) mentre ad agosto, grazie all’uscita di nuovi e importanti titoli, a 730 e 2.315 (-16,28% e -24,62%) per poi stabilizzarsi a settembre e ottobre a poco più di 900 cinema e 2.881 schermi.

OSCAR E STREAMING - Continuano invece a proliferare le piattaforme dello streaming, se Netflix non raggiunge i 6.2 milioni di spettatori in più che prevedeva per l’inizio del 2021, ma “solo” 3.98 in più, Hbo Max, il servizio streaming di Hbo, ha ottenuto 2,8 milioni di nuovi abbonati negli Stati Uniti nel primo trimestre 2021 e la concorrenza è sempre più popolosa.

Le stesse piattaforme consolidano, ancora una volta, la presenza nelle competizioni festivaliere internazionali e anche agli Oscar del politicamente corretto, sottolinea Natalia Aspesi; se a dominare le candidature c’è Mank, un gruppo di titoli socialmente impegnati, The Father, Judas and the Black Messiah, Minari, Nomadland, Sound of Metal e Il processo ai Chicago 7, si contende la vittoria nelle varie categorie. La società di produzione che ha ottenuto più candidature è Netflix, con 35 nomination contro le 24 dello scorso anno.

“Un affascinante sondaggio pubblicato questa settimana da Variety mostra una tendenza preoccupante per gli appassionati della notte degli Oscar e delle dinamiche hollywoodiane in generale: quasi nessuno ha sentito parlare dei titoli candidati al premio per il miglior film. È una notizia terribile per gli Oscar e per un’industria in difficoltà, ma a lungo termine potrebbe rivelarsi ottima per gli appassionati delle sale cinematografiche” scrive Sonny Bunch, The Washington Post, ripreso da Internazionale, spiegando che probabilmente il fenomeno è dovuto alla mancata spinta pubblicitaria, connessa all’uscita in sala.

Tuttavia, su questo dato, c’è da osservare che i film oggetto di grandi campagne pubblicitarie sono solitamente i “predestinati” ai grandi incassi e non i film “minori” che arrivano solo a chi li va a cercare pervicacemente…spesso in streaming, come alcuni dei documentari candidati agli Oscar disponibili sulle già varie piattaforme: Crip Camp – Disabilità rivoluzionarie, di Jim LeBrecht e Nicole Newnham su Netflix e Time di Garrett Bradley su Amazon.

Ultima modifica il Venerdì, 23 Aprile 2021 18:43

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