E' stato un bel regalo di Natale quello donato dal manager della Asl aquilana Giancarlo Silveri all'informazione locale. O, quantomeno, a molti quotidiani web e televisioni territoriali.
Il 24 dicembre scorso, infatti, il numero uno dell'Azienda sanitaria locale - dimessosi l'ultimo giorno dell'anno ma già in odore di nuovo incarico a subcommissario in seno alla Asl unica immaginata dall'assessore regionale Silvio Paolucci - ha deliberato un contributo di 63.500 euro per sedici tra televisioni, blog e quotidiani web.
"Affidamenti in economia per il servizio di pianificazione della comunicazione istituzionale aziendale" è il titolo della delibera [leggila qui], che richiama un'altra deliberazione del 23 ottobre scorso, con la quale si dava atto della necessità di "utilizzare media televisi locali, testate giornalistiche e siti web d'informazione per comunicazioni istituzionali e trasmissioni di approfondimento". A darne notizia è Enrico Nardecchia sulle pagine de Il Centro in edicola stamane.
12mila euro a Tele Sirio, 10mila a LaqTv, 6mila euro a testa per Abruzzoweb e Radio L'Aquila 1, 4.500 euro per Il Capoluogo, 4mila per il quotidiano pescarese Primadanoi, 2.500 euro per uno a Marsica Live e al periodico Vola, 2mila euro a testa per L'Editoriale, L'Aquila Blog, Abruzzo24Ore, Centroabruzzonews, Onda Tv, Antenna 2, Tv Sei e Aquila Tv.
Quello che si chiede alle testate è la "diffusione di informazioni istituzionali riguardanti l'azienda, la diffusione dei comunicati redatti dall'ufficio stampa aziendale, la realizzazione di spot, redazionali, interviste e quant'altro considerato utile al raggiungimento degli obiettivi". Sarà il Servizio relazioni esterne - l'ufficio della Asl che si occupa del rapporto con i media, presieduto dall'ex assessore e consigliere comunale dell'Aquila Pierluigi Tancredi - a curare i rapporti con gli operatori "al fine di determinare, con caratteristiche di contingenza e/o programmatorie, il contenuto giornalistico sinallagmatico del corrispettivo economico".
In base a cosa sono state scelte le testate? E' lo stesso Tancredi a spiegarlo nella proposta di delibera: criteri "non sempre riscontrabili con precisione e già utilizzati in passato quali la diffusione sul territorio, la capacità di attrarre utenza sulla base dei pochi dati di ascolto e di lettura che è stato possibile ottenere, la capacità tecnica di produrre spot, format, redazionali, interviste e trasmissioni di approfondimento sui temi sanitari. Pertanto, sia pure con tutte le difficoltà di reperimento dati accennate, potrebbe apparire congrua la proposta di seguito riportata". E giù con la parcellizzazione del contributo.
Le riflessioni che ci poniamo, come operatori dell'informazione sul territorio di competenza della Asl aquilana, sono diverse. Perché elargire denaro pubblico, che potrebbe essere impiegato per il miglioramento dei servizi sanitari sempre più asfissiati, per veder pubblicati i comunicati stampa della Asl? Questo giornale, come riteniamo giusto che sia, recepisce, elabora e pubblica parte delle decine di comunicati stampa che quotidianamente riceve nella posta della redazione. Ovviamente dar seguito alla pubblicazione di un comunicato stampa non è obbligatorio per un organo di informazione, bensì è deputato alla "notiziabilità" e alla linea editoriale del giornale. Certo, non ad un contributo economico.
Se la Asl vuole compiere azioni di comunicazione istituzionale può acquistare, come fanno tanti altri enti pubblici, spazi pubblicitari a pagamento. Distribuire soldi della collettività per garantirsi la copertura mediatica delle proprie comunicazioni - dalla "eccellenza italiana" di questo o quel macchinario, ai presunti risultati in termini di miglioramento del servizio sanitario nell'era Silveri - non è comunicazione istituzionale. E' comunicazione politica.
Certo, un'idea l'abbiamo sul perché la società editrice di questo giornale non sia stata contattata dal responsabile del Settore relazioni esterne per un preventivo. Qualche effetto lo avranno pur procurato le inchieste con le quali, in questi anni, abbiamo cercato di raccontare la gestione del management della Asl aquilana diretta da Silveri, dall'affidamento diretto milionario dell'appalto della mensa ospedaliera alla Vivenda - che abbiamo ritrovato qualche mese dopo in Mafia capitale - al degrado imbarazzante dell'area dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, fino allo spostamento immotivato (e costoso) di tanti servizi oggi all'ex Onpi dell'Aquila.
L'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo, a riguardo, ha qualcosa da dire?
LA NOTA DEL PRESIDENTE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI, STEFANO PALLOTTA
"Ritengo che la Asl abbia stanziato oltre 77 mila euro per promuovere, attraverso i mezzi di informazione, i servizi sanitari e le campagne di promozione e prevenzione sanitaria. Se così è non vi sono particolari rilievi da muovere, benché di dubbia legittimità la ripartizione economica, la scelta e l'esclusione dei mezzi di informazione. Figli e figliastri sulla base di quali criteri? ".
Lo afferma il Presidente dell'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta, in riferimento alla delibera approvata il 24 dicembre scorso dal Direttore generale della Asl1, Giancarlo Silveri, con la quale si autorizza una spesa di 77.740,00 euro (iva al 22%) per diversi mezzi di comunicazione individuati sulla base di criteri fantasma.
"Se, invece - e mi auguro fortemente che non sia stato così -, la ripartizione economica ha riguardato l'informazione (comunicati stampa, interviste, notizie) allora - sostiene Pallotta - siamo di fronte a un fatto preoccupante che mette in forse l'autonomia e l'indipendenza della stampa, doveri irrinunciabili per la sua credibilità e per l'esercizio dell'attività giornalistica. Aspettiamo di conoscere la certificazione che gli organi di informazione dovranno produrre - conclude - per dimostrare la "regolare effettuazione delle prestazioni" e per poter percepire il "contributo" della Asl".