L'atteso rinnovo è stato formalizzato: il contratto del titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione, Paolo Esposito, è stato prorogato per altri tre anni.
Si chiude, così, il periodo di vacatio amministrativa che perdurava dal 1 gennaio scorso, giorno in cui era scaduta la proroga di un solo mese decisa dalla Presidenza del Consiglio che, a sorpresa, alla scadenza del contratto, il 1 dicembre 2015, aveva deciso, appunto, di prorogare il contratto di soli 30 giorni.
Esposito non ha mai voluto fare 'polemica', né alzare i toni, ma la 'disattenzione' della Presidenza del Consiglio al destino della ricostruzione dei 56 comuni del cratere è costata un periodo, troppo lungo, di incertezza, con l'ufficio che, di fatto, pur continuando nel lavoro quotidiano, ha dovuto soffrire la mancanza del potere di firma del suo titolare. E l'incertezza per il destino dell'ex manager de 'Il Messaggero' e di 'Aventis Pharma'.
Ieri la firma sul decreto di proroga per altri tre anni che permetterà all'Ufficio speciale di Fossa di tornare pienamente operativo.