Martedì, 26 Gennaio 2016 10:53

Ponte della discordia, Apl: "Decidano gli aquilani". Perrotti: "Allucinazione programmatica"

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"Sulla vicenda del progetto del ponte che dovrebbe collegare Porta Napoli alla Mausonia, il metodo utilizzato è totalmente inaccettabile e va combattuto con forza. E' mai possibile infatti che la città e lo stesso consiglio comunale debbano subire una decisione presa a Pescara senza la possibilità di un confronto serio basato su dati, bisogni e progetti?".

A domandarselo è il gruppo civico di Appello per L'Aquila che interviene, così, nel dibattito sul discusso ponte dell'Aterno, presentato alla città dal sindaco Massimo Cialente e dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, "gli stessi - si legge nella nota - che nelle loro campagne elettorali ponevano la partecipazione come elemento cardine del metodo di governo, e che oggi dichiarano che quell'infrastruttura va fatta e basta".

Vorrebbero che ogni dibattito e confronto fosse semplicemente precluso, la denuncia di Apl. "Pretendiamo invece che la città si confronti su quell'opera, sulla sua utilità e sul contesto in cui viene inserita, ovvero il Piano Urbano della Mobilità. Vorremmo che il consiglio comunale ne discutesse e prevalesse la forza delle idee piuttosto che quella delle imposizioni dall'alto. Vorremmo insomma una sede dove poter entrare nel merito della proposta. Molti cittadini pretendono un dibattito pubblico informato prima che le decisioni vengano prese. Ricordiamo che per progetti sbagliati calati dall'alto nell'immediato post-sisma, il nostro territorio sta ancora pagando le conseguenze e affrontando buchi di bilancio".

E' ora di riportare "nei limiti della decenza" i processi decisionali, conclude la nota. "Questo territorio non può subire supinamente scelte fatte in altre sedi e accettate dal nostro sindaco per chissà quali accordi ed interessi. Se il Presidente della Regione, il suo vice, il sindaco e il Consigliere regionale sono convinti della bontà delle loro idee venissero a confrontarsi in Consiglio comunale. Se cosi non fosse, in risposta a quest'ennesimo atto di arroganza ci opporremmo con ogni mezzo necessario e con una vasta mobilitazione popolare".

Sulla effettiva utilità del Ponte, finanziato con 8 milioni di euro e inserito dal presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso nel Masterplan per il Sud, ha inteso dire la sua anche l'architetto Antonio Perrotti del Comitatus Aquilanus, vicino al Movimento 5 Stelle aquilano. Perrotti ha definito il progetto "una allucinazione programmatica del sindaco Cialente" che, ha aggiunto, "sta cercando probabilmente la 'botta finale', prima di lasciare".

Il primo cittadino "continua a proporre scelte episodiche avulse dalle reali esigenze, prive di qualsiasi analisi tecnico-disciplinare e senza una minima valutazione costi-benefici", ha aggiunto l'architetto. "Cominciò con la metro fino alla 'remunerativa transazione', ci ha fatto sognare con il mirabolante aereoporto, ci ha poi imposto l’affaire macerie, trastullandosi, in parallelo, con tutta la partita dei puntellamenti. Ed oggi, torna a delirare su una 'Cortina' a M. Cristo e su un 'metropolitano Ponte di Brooklyn aquilano".

 

A questi 'entusiasti neoinfrastrutturalisti' - ha aggiunto Perrotti - "vogliamo ricordare:

  • che i flussi principali di traffico vengono da ovest (quelli da Roma ,Rieti, Teramo e Alto Aterno ) e da est (quelli da Pescara,Piana di Navelli) e che ambedue non abbisognano di PONTI;
  • che l’unico flusso esterno che deve by-passare la ferrovia è quello dalle Rocche che passa per il rettilineo di Bagno;
  • che sempre in tal senso residuano due micro-flussi da Pianola e Roio;
  • che da tempo all’ANAS è stata predisposta un’ipotesi per sovrapassare gli attuali 3 ponticelli con opere certamente più modeste,efficaci e rispondenti;
  • che dalla rotonda sulla Mausonia all’incrocio con la strada che scende da Pianola-Roio c’è già una strada per la quale basterebbe un più che mai urgente sovrapasso della ferrovia in località Martini (dove si potrebbe approfittare per de-localizzare gratuitamente i capannoni produttivi a forte rischio alluvionale e costruire una rampa diretta la Parcheggio di Collemaggio.

Auspichiamo perciò una urgente riflessione complessiva che porti ad una immediata Variante di assestamento del PRG e cerchi di recuperare rispetto alle fuorvianti e diseconomiche scelte fatte fin’ora che hanno portato ad una 'suicida' dispersione insediativa (causa di un aumento almeno del 40% dei costi privati e pubblici di spostamento ordinario) inibendo qualsiasi ipotesi di sviluppo e rilancio".

 

 

Ultima modifica il Martedì, 26 Gennaio 2016 11:47

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