Mercoledì, 03 Ottobre 2018 15:48

Case popolari San Gregorio, il Comune sospende le operazioni di sgombero

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Dopo l'ordinanza dello scorso 17 settembre con cui il Comune dell'Aquila ha comunicato a 20 famiglie residenti nel complesso di edilizia pubblica residenziale di San Gregorio la sua intenzione di procedere allo sgombero coatto degli alloggi a partire dal 9 ottobre, arriva la notizia della sospensione delle operazioni di sgombero fino al prossimo 23 ottobre.

L'atto dirigenziale, lo ricordiamo, a firma del dirigente del Settore opere pubbliche del Comune dell'Aquila Domenico Nardis, disponeva l'avvio delle procedure di sgombero dei blocchi C, D E e F, nonché la disattivazione da parte delle aziende erogatrici dei servizi 2i-RETEGAS, E.N.E.L. rete elettrica e Soc. Gran Sasso Acqua, delle rispettive forniture con rimozione dei misuratori.

"Lo sgombero -spiega Antonio Perrotti del comitato Erp- si basa sull'errato presupposto della permanenza della situazione di pericolo nell'ormai remoto novembre 2016, quando, a seguito dei controlli d'agibilità eseguiti da tecnici comunali su alcune palazzine del quartiere dopo il terremoto del 30 ottobre 2016, l'amministrazione Cialente dispose l'evacuazione dei blocchi C, D, E e F, dichiarati inagibili, in attesa dell'attuazione del masterplan da 16 milioni di riqualificazione del comparto immmobiliare approvato in Giunta. Tale inziativa però non risulta più giustificata, in primis perchè i danni emersi dalla perizia non sono riconducibili alle ultime scosse bensì al sisma del 2009. Inoltre gli stessi residenti hanno eseguito degli interventi di messa in sicurezza che hanno fatto venire meno la fonte di pericolo individuata dall'ente comunale".

Il rischio di caduta delle tamponature poste al di sopra dei garage delle abitazioni che si affacciano sulla pubblica via, emerso dalle ultime perizie condotte dall'ente e segnalato dallo stesso quale unico fattore di reale pericolo presente negli alloggi, è venuto meno. I residenti hanno infatti eseguito i lavori di recupero statico facendosi carico delle spese.

"Ieri abbiamo inviato servizio Protezione Civile del Comune dell'Aquila la perizia tecnica relativa ai lavori di messa in sicurezza condotti dagli stessi inquilini e ci è stata concessa la sospensione delle operazioni di sgombero fino al 23 ottobre, termine entro il quale il Comune si è impegnato ad eseguire, con propri tecnici, delle perizie per verificare lo stato attuale degli alloggi soggeti ad ordninanza di sgombero".

"Noi ci opponiamo agli sgomberi e conitnuiamo la nostra battaglia in sede legale -lo scorso 28 settembre è stato depositato ricorso al Tar avverso l'ultima ordinanza di sgombero n.d.r.- e con mobilitazioni -conclude Perrotti- dal momento che, al di là degli ultimi lavori di recupero statico, lo stato di pericolo degli alloggi è smentito dallo stesso atteggiamento del Comune dell'Aquila che sta mettendo in esecuzione un'ordinanza urgente ma risalente a quasi due anni fa. Se in tutto questo tempo è stato consentito agli inquilini di restare nelle loro abitazioni, nonostante il sussistere dell'ordinanza, vuol dire che l'ente è consapevole della mancanza di pericoli immediati".

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