Giovedì, 11 Febbraio 2016 13:15

Servizi sociali nella Comunità Montana: ancora bloccati 250mila euro

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"Sono ormai tre mesi che un contenzioso tra la Comunità Montana Montagna dell'Aquila e la Cooperativa Verdeacqua blocca circa 250mila euro necessari per saldare le spettanze arretrate di 39 lavoratori dei servizi sociali". Con queste parole Goffredo Juchich, segretario comunale del Partito della Rifondazione comunista (Prc) denuncia l'ennesimo disagio che sono costretti a vivere i lavoratori.

La crisi dei servizi sociali nell'ambito della Comunità Montana va avanti ormai da tempo, tanto che la scorsa estate i lavoratori si erano trovati dinanzi alla proposta di prestare "lavoro volontario". Successivamente era stata discussa anche la possibilità di una compartecipazione minima da parte dei Comuni di 200 euro mensili per mantenere in vita la rete di assistenza sociale nel nostro territorio montano, ma senza risultati. Lo scorso settembre la cooperativa Verdeaqua, la società che gestiva i servizi sociali della Comunità Montana dell'Aquila, dopo avere richiesto per mesi l'adeguamento delle tariffe al costo del lavoro, ha rinunciato alla proroga del servizio, lasciando i lavoratori senza copertura salariale.

"Oggi - spiega Juchich - in presenza di un accordo sindacale sottoscritto e ribadito in più assemblee tra i lavoratori e la Cooperativa, non capiamo la ragione per cui, in una situazione di urgenza, tutti gli appuntamenti tra i legali delle parti, finalizzati a chiudere la conflittualità, saltino per motivi che appaiono pretestuosi. Bloccare la controversia è la condizione necessaria per dare operatività all'accordo".

"A questo punto - si chiede ancora il segretario Prc - è lecito domandarsi se le risorse siano ancora a disposizione dell'ente o se la Comunità Montana ha deciso di impiegarle in altro modo. Chi sta giocando con la pelle dei lavoratori? Chi ha interesse a non chiudere il contenzioso con la Cooperativa?".

"Sollecitiamo - conclude - il sindacato e la politica ad uscire dalle proprie stanze e moltiplicare gli sforzi. Se la rete dei servizi sociali nei territori montani aquilani è ancora in piedi lo dobbiamo solo a gente che lavora quasi gratis da anni in un contesto di smobilitazione di mezzi e risorse progressivo ed inesorabile".

 

Ultima modifica il Giovedì, 11 Febbraio 2016 14:46

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