Venerdì, 04 Marzo 2016 17:17

Mobbing a dirigente Giuliani: in Appello, accolto il ricorso del Comune dell'Aquila

di 

La 'Sezione per le controversie di lavoro e previdenza' della Corte d'Appello dell'Aquila ha accolto il ricorso promosso dal Comune, in persona del sindaco Massimo Cialente, che ha impugnato la sentenza di primo grado che aveva accolto, seppur parzialmente, il ricorso di Paola Giuliani, dirigente del Settore ambiente e partecipate dell'Ente, per un presunto caso di "mobbing e demansionamento".

I fatti. Il 26 luglio 2012, durante un estivo e afoso consiglio comunale, i consiglieri patirono "la canicola" a causa dell'assenza delle bottiglie d'acqua di cui, come succede di consueto, è dotata ogni postazione. In base a un protocollo del segretario generale Carlo Pirozzolo, indirizzato al Sindaco, quella mancanza sarebbe stata responsabilità della dirigente Paola Giuliani.

Dopo quell'informativa di Pirozzolo, Cialente inviò una nota urgente all'Ufficio provvedimenti disciplinari, per chiedere la sanzione per la dirigente. Giuliani fu così sospesa per tre giorni, per aver causato "disdoro" - termine arcaico che indica il disonore - essendo venuta meno alla "leale collaborazione con l'Ente".

La dirigente si rivolse, così, al giudice del lavoro e il 6 febbraio scorso, dopo due anni di istruttoria, in primo grado le è stata data ragione.

Cialente venne condannato a pagare duemila euro di multa. Non solo. La dirigente comunale passò al contrattacco, denunciando il Comune dell'Aquila per mobbing e demansionamento. E anche in questo caso, in primo grado le è stata data ragione, con l'Ente condannato al pagamento di una sanzione di 10mila euro.

Come detto, però, la Corte d'Appello ha ribaltato il giudizio di primo grado, accogliendo il ricorso del Comune dell'Aquila. In particolare, la Corte ha ritenuto insussistenti gli elementi costitutivi del mobbing, perché il ragionamento non sarebbe conforme ai fatti documentalmente acquisiti. E' stato escluso, inoltre, il demansionamento della dirigente.

Per questo, la Corte ha condannato Paola Giuliani al rimborso delle spese sostenute dal Comune dell'Aquila che si liquidano in 3 mila euro per compensi riferibili al primo grado, e 4.760 euro per il secondo, oltre a 1.775 euro circa per esborsi e spese generali nella misura del 15% del compenso totale.

Ultima modifica il Venerdì, 04 Marzo 2016 17:37

Articoli correlati (da tag)

Chiudi