Mercoledì, 20 Aprile 2016 14:56

Visita di Renzi all'Aquila: interrogazione parlamentare contro le denunce

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Sui manifestanti denunciati in occasione della visita di Matteo Renzi all'Aquila verrà presentata un'interrogazione parlamentare. Ad annunciarla è il deputato di Sinistra, ecologia e libertà (Sel), Gianni Melilla.

Ieri è emersa la notizia delle probabili denunce per dieci attivisti e attiviste di 3e32 dell'Aquila e dei comitati che si oppongono alle piattaforme petrolifere sulla costa adriatica abruzzese. E' bene sottolineare che parliamo di un'informativa della Digos del capoluogo abruzzese, che ha trasmesso le denunce alla procura dell'Aquila (titolare la pm Antonietta Picardi) e che dunque è ancora presto per parlare di rinvii a giudizio e processi.

Ma le reazioni sono state immediate, soprattutto da parte dei gruppi interessati: il 3e32, con una nota in cui si annuncia l'udienza decisiva per un altro processo (quello per lo spazio di CaseMatte), ha parlato di "atteggiamento repressivo", mentre il coordinamento No Ombrina ha "respinto al mittente le accuse", soprattutto per quanto riguarda il ferimento di una agente di polizia, che nel parapiglia in centro storico è rimasta a terra spinta involontariamente da un collega. A dire la sua anche l'ex consigliere regionale Maurizio Acerbo, che parla di "vendetta di Renzi" contro il movimento No Ombrina.

A prescindere dalle indagini e dalle colpe, il 25 agosto scorso alcune centinaia di persone, blindate alla Fontana Luminosa da un imponente cordone di forze di polizia all'ingresso di Corso Vittorio Emanuele, riuscirono facilmente ad aggirare la vasta zona rossa, arrivando prima nei pressi di Palazzo Fibbioni - dove il Premier fu costretto ad annullare l'incontro con l'amministrazione comunale - e poi alla sede del Gran Sasso Science Institute, in zona Villa Comunale, 1,2 chilometri più a sud del punto di partenza.

Il giorno successivo a quella convulsa visita, diverse furono le critiche per la gestione dell'ordine pubblico in occasione della primo e, finora, unico tour di Renzi all'Aquila. Al clima già teso, contribuì anche il Partito Democratico aquilano, che in una conferenza stampa successiva alla visita del Premier, parlò apertamente di "violenti provenienti da fuori città", tentando di aprire il solco tra manifestanti aquilani e provenienti da altre parti d'Abruzzo.

Un'idea da subito rigettata dal 3e32, che rivendicò la chiamata della manifestazione e l'inesistenza della binomia "violenti - non violenti". (m. fo.)


La nota completa di Sel L'Aquila

Si apprende da fonti giornalistiche che dieci giovani sono stati denunciati all'autorità giudiziari per il reato di manifestazione non autorizzata, reato avvenuto in occasione della visita all'Aquila del Premier Matteo Renzi lo scorso 25 agosto.

Ad alcuni di essi si contesta anche il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. I comitati aquilani nei giorni successivi alla manifestazione dimostrarono come la spintonata all'agente fosse del tutto involontaria e peraltro fatta da un proprio collega.

E' dunque necessario che su questo particolare aspetto si faccia al più presto chiarezza. Tuttavia, come Sel Abruzzo e Sel Federazione dell'Aquila non possiamo non esprimere preoccupazione su una vicenda gravissima, che rischia di colpire senza motivi le attiviste e gli attivisti del Comitato aquilano 3e32 e quelli del Coordinamento No Ombrina.

Vicenda che lascia l'amaro sapore di un maldestro tentativo di limitare e condizionare il diritto costituzionale di manifestare liberamente e pacificamente il proprio pensiero. Bene ha fatto Gianni Melilla (deputato Sinistra Italiana- Sel) a fare una interrogazione urgente sull'argomento.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Aprile 2016 18:14

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