"Adesso aspettiamo che Guido Bertolaso confermi e formalizzi la sua dichiarata rinuncia alla prescrizione proprio per dimostrare che le sue affermazioni in merito non costituivano mera propaganda elettorale per la candidatura a Sindaco di Roma".
A chiederlo, in una nota, è Vincenzo Vittorini in rappresentanza delle associazioni dei familiari delle vittime del terremoto.
Guido Bertolaso è imputato nel cosidetto Grandi Rischi Bis, il processo parallelo a quello alla Commissione Grandi Rischi (conclusosi lo scorso novembre con l'assoluzione di 6 dei 7 scienziati e la condanna di Bernardo De Bernardinis) nel quale l'ex numero 1 della Protezione civile è accusato di omicidio colposo.
Sul processo pende la spada di Damocle della prescrizione, che scatterà il prossimo 6 ottobre. Bertolaso, che non si è mai presentato alle udienze finora tenutesi presso il tribunale dell'Aquila, ha annunciato pubblicamente, in più di un'occasione, che avrebbe rinunciato a questa possibilità ma non ha ancora dato seguito alla propria promessa.
Tra le motivazioni addotte per giustificare questo ritardo c'era proprio la propria candidatura a sindaco di Roma come candidato di Forza Italia: "Rinuncerò alla prescrizione dopo le elezioni", aveva detto Bertolaso.
Ora che, però, Berlusconi ha deciso di puntare su Alfio Marchini, le associazioni dei parenti delle vittime del terremoto chiedono all'ex sottosegretario di onorare gli impegni assunti formalizzando la rinuncia alla prescrizione presso il tribunale dell'Aquila.
"Auspichiamo che la Politica" scrivono i familiari "quella con la P maiuscola, si faccia parte diligente nel sollecitare Guido Bertolaso a formalizzare la rinuncia alla prescrizione presso il Tribunale di L’Aquila per impedire la strumentalizzazione mediatica di temi così importanti al solo squallido fine di accaparrare consenso".
"E’ giunta, dunque" concludono le associazioni "l’ora della Verità sulla presunta rinuncia alla prescrizione da parte di Guido Bertolaso, verosimilmente anche grazie alle firme di 3000 cittadini aquilani e non aquilani e del Coordinamento nazionale “ Noi non dimentichiamo “ che riunisce i familiari delle vittime delle più grandi stragi italiane".