Dopo le "gravi irregolarità" riscontrate nel bilancio 2014 dell'Azienda sanitaria locale (Asl) della provincia di Teramo, la sezione abruzzese della Corte dei Conti "bastona" anche la gestione contabile delle Asl provinciali dell'Aquila e di Chieti. A darne notizia è il quotidiano pescarese primadanoi.it.
Per i giudici contabili la Asl 1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila non ritengono superate alcune criticità relative al libro cespiti del 2014 e al contenzioso di 39 milioni di euro per prestazioni erogate dagli operatori privati accreditati. Ci sarebbero poi limiti superati, rispetto a quelli previsti dalla legge, per quanto riguarda le spese per il personale.
L'azienda sanitaria si è difesa replicando a primadanoi.it: "Nessuna grave irregolarità e niente bocciature: la Corte dei conti ci ha invitato solo a porre in essere delle misure per migliorare l’intera gestione ordinaria - ha replicato la Asl - dalla Corte dei Conti non è arrivata alcuna bocciatura né del bilancio di esercizio 2014 né del sistema amministrativo-contabile nel suo complesso. La Corte, infatti, non ha rilevato gravi irregolarità tali incidere sulla veridicità e sull'equilibrio del bilancio di esercizio né sulla tenuta delle scritture o dei libri contabili".
Come svelato da questo giornale [leggi l'articolo], lo scorso anno la Corte dei Conti aveva relazionato sulle "gravi irregolarità" in relazione al bilancio 2013 della Asl aquilana, all'epoca presieduta dal manager Giancarlo Silveri.
Simili le contestazioni della Corte dei Conti alla Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti: il sistema amministrativo-contabile non fornirebbe la "ragionevole sicurezza" per il bilancio 2014, il contenzioso - che in questo caso ammonta a oltre 100 milioni di euro - per prestazioni erogate dagli operatori privati accreditati, e le criticità per il rispetto delle normative sulle spese per il personale. (m. fo.)