"I funerali delle vittime del terremoto si terranno ad Amatrice, come chiedono il sindaco e la comunità locale. E come è giusto!".
Parole del premier Matteo Renzi che, su Twitter, ha annunciato che i funerali solenni, previsti per domani, si terranno nel borgo colpito dal terremoto e non a Rieti come era stato deciso dalla Prefettura.
Una decisione - quella del prefetto Valter Crudo - presa sulla base di una serie di valuzioni, era stato spiegato stamane: il maltempo previsto per domani e le difficoltà per raggiungere Amatrice, in particolare. Una decisione che aveva fatto esplodere la protesta degli sfollati, nella tendopoli del centro reatino. "Noi a Rieti non ci veniamo, ridateci i nostri morti", la rabbia degli sfollati ai microfoni dell'Ansa. "Deve venire Rieti da noi, non andare noi da loro", aveva aggiunto un anziano rivolgendosi ai funzionari della Protezione Civile che si erano detti addolorati per la decisione.
E a poco era servita la promessa di organizzare navette per Rieti e di montare maxischermi nella tendopoli allestita al campo sportivo, per chi non avesse potuto raggiungere l'aeroporto cittadini. "Il funerale alla tv non lo vediamo, vogliamo salutare i nostri familiari, con il giusto onore, nella loro terra", avevano ribadito i cittadini di Amatrice.
Polemico anche il sindaco Sergio Pirozzi. "Il cuore viene prima della legge e delle norme", ha sottolineato. "Avevo proposto di spostare i funerali di qualche giorno. Finora nessuno si è lamentato, è stato un popolo dignitoso e orgoglioso, mentre ora queste persone sono costrette ad andare via per salutare la propria gente. Questa doveva essere una cosa nostra e della nostra gente. E’ un momento di raccoglimento della comunità amatriciana. Io in Prefettura ho fatto presente la mia totale avversità - ha aggiunto Pirozzi - di più cosa posso fare?”.
E Don Fabio aveva aggiunto: "Io a Rieti non vado: celebrerò qui, a Rieti non dobbiamo andare". Una levata di scudi che ha portato al passo indietro della Prefettura, su pressione del Governo.
Intanto, sono 2925 le persone assistite nei campi e nelle strutture allestite. Stando ai dati forniti dalla Protezione civile, 970 persone hanno trovato alloggio nelle strutture messe a disposizione nella Regione Lazio, 1200 nelle Marche e 755 persone sono assistite nelle aree e strutture predisposte in Umbria. La disponibilità complessiva è di oltre 5400 posti, a cui si aggiunge la possibilità di allestire ulteriori moduli secondo necessità.
Nella notte, sono state diciannove le scosse registrate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nelle zone terremotate. A partire da mezzanotte, si sono registrati molti eventi sismici, compresi tra magnitudo 2.0 e 3.5. Ieri invece si sono registrate due forti scosse, che hanno causato ulteriori crolli nella scuola “Romolo Capranica” di Amatrice.
I soccorritori, tuttavia, non hanno smesso di scavare tra le macerie: è stato recuperato il corpo di una donna sepolta sotto i resti dell’hotel Roma, ad Amatrice. I Vigili del Fuoco stanno cercando ancora le salme di altre due persone che mancano all’appello e che la notte del 24 agosto si trovavano nell'albergo.
I parenti delle vittime si erano riuniti di fronte al Centro operativo comunale (Coc) della cittadina laziale, dopo la decisione della Prefettura di far svolgere le esequie all'aeroporto di Rieti.