A tirare fuori le carte è stato Furio Barzon, architetto bellunese residente a Venezia, amministratore delegato di 'Green Prefab', società che ha brevettato un software innovativo - destinato ad architetti, progettisti e addetti ai lavori - che punta sulle ultime tecnologie per realizzare prefabbricati ecosostenibili con qualità industriale.
Ha reso pubblico il bando Consip del 5 agosto 2015, istruito per conto della Protezione Civile nazionale, per la definizione di un "Accordo Quadro per la fornitura, il trasporto ed il montaggio di soluzioni abitative in emergenza ed i servizi ad essi connessi" da 1.2 miliardi di euro. Ad aggiudicarsi la gara, 5 aziende italiane: RTI CNS (Consorzio nazionale servizi società cooperativa) di Bologna, Cogeco7 Srl di Roma, RTI Modulcasa Line Spa di Parma, Consorzio tra Ames Spa (Salerno) – Nav system Spa (Cesena), Fae industria alloggi prefabbricati Spa (Terni), Consorzio stabile Arcale (Firenze).
Saranno queste aziende a fornire le così dette 'casette' ai terremotati del Centro Italia, "in 7 mesi" ha sottolineato il capo della PC, Fabrizio Curcio, un tempo che sembra davvero lungo se è vero che parliamo di meno di 5mila sfollati. "Tutto già deciso, in termini di tecnologie, programmi e appalti", sottolinea Barzon.
Sostanzialmente, l'Accordo prevede di costruire fino a 18mila Map, Moduli Abitativi Provvisori [per l'emergenza di Amatrice e degli altri centri colpiti ne serviranno molti meno], di varie dimensioni, ad una media di 66 mila euro a modulo, circa 1350 euro/mq, "un prezzo - aggiunge Barzon - al quale, oggi, si ottengono ottime qualità per edifici duraturi".
Al bando Consip, non hanno risposto aziende trentine e altoatesine che, molto e bene, avevano lavorato nel cratere sismico aquilano, "immagino per i penosi e noti fatti di pagamenti tardivi o mai avvenuti dopo la ricostruzione che hanno portato, per esempio, al fallimento di aziende come la trentina Cosbau con più di 100 dipendenti e di parecchi piccoli sub-fornitori".
Barzon ha studiato il bando con attenzione e analizzato, una ad una, le aziende vincitrici: "tengo per me le ricostruzioni degli intrecci aziendali e di persone", ha aggiunto. "Si è inteso replicare la migliore delle buone pratiche applicate a L'Aquila, che ha previsto la realizzazione di piccoli e perfino graziosi complessi edilizi prefabbricati in legno a un piano o due. Fin qui tutto abbastanza bene: si sono prese le migliori esperienze del passato, si è cercato di anticipare i tempi del disastro per non trovarsi a fare appalti all'ultimo momento, si sono scelte soluzioni tecnologiche di prefabbricazione che soddisfano tempi e controllo di costi e prestazioni". E dunque? "Il problema sorge quando si entra nei contenuti e si visitano i prodotti e le realizzazioni nei siti web delle aziende vincitrici del bando Consip: la qualità della prefabbricazione proposta è disarmante, roba da anni Ottanta e buona oggi solo per le baracche di cantiere".
L'architetto ha pubblicato, dunque, alcune immagini, "e non le più brutte che ho trovato", tratte dai siti internet delle aziende che si sono aggiudicate il bando di gara. "Ancora una volta, l'attuale governo Renzi, a fronte di buoni slogan, parole chiave e programmi d'innovazione, manca di execution qualora si entri nei termini delle situazioni reali. Ci si aspetterebbe di più dall'architettura per l'emergenza".
Ora, è chiaro che le aziende potrebbero proporre - lo speriamo - soluzioni migliori, maggiormente innovative, per l'emergenza in Centro Italia. I dubbi, tuttavia, restano: per i prezzi indicati, la qualità del moduli, i tempi di realizzazione. Staremo a vedere.