Lunedì, 31 Ottobre 2016 15:00

Terremoto: Consiglio dei Ministri alle 17. Renzi: "No a tendopoli in montagna"

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"Le cose da fare sono difficili, ma chiare. Primo, mettere in sicurezza".

Parola di Matteo Renzi che ha fatto il punto sul lavoro di ricostruzione nelle aree terremotate. "Ne parleremo anche oggi, nel Consiglio dei Ministri straordinario che abbiamo convocato per le 17, dove saranno presenti anche i 4 presidenti di Regione [Nicola Zingaretti, Luciano D'Alfonso, Luca Ceriscioli e Catiuscia Marini], il commissario Vasco Errani e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio", ha spiegato il presidente del Consiglio.

"Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna - ha sottolineato il premier - sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti. Ma molti dei nostri connazionali non vogliono lasciare quelle terre nemmeno per qualche settimana. Dunque dovremo gestire al meglio questa prima fase, l'emergenza".

Poi si deve pensare alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. "A regola d'arte. Con il controllo dell'opinione pubblica e di tutti i cittadini. Non va sprecato nemmeno un centesimo e dobbiamo dimostrare chi siamo: persone che - a differenza di alcune vicende del passato - sanno fare opere pubbliche senza sprechi e senza ladri" ha detto Renzi, aggiungendo che "non ci sono morti stavolta, e questa notizia ci dà enorme sollievo, ma i danni al patrimonio abitativo, economico, culturale e religioso sono impressionanti. Questi borghi sono l'identità italiana: dovremo ricostruirli tutti, presto e bene".

Quel che bisogna capire è se ai 109 milioni già messi a disposizione della Protezione Civile per i primi interventi e ai 266 del decreto terremoto di agosto bisognerà aggiungere altri fondi. La manovra finanziaria prevede - nel lungo termine - uno stanziamento di 6.1 miliardi riservati alla ricostruzione degli edifici privati (distribuiti in trent'anni, dal 2017 al 2047) e un miliardo alla ricostruzione di quelli pubblici (spalmati dal 2017 al 2020), al ritmo di 200-300 milioni l'anno. Il decreto terremoto è già in Parlamento. Quindi, quello che potrebbe uscire dalla riunione del governo di questo pomeriggio è un emendamento che ritocchi al rialzo i primi stanziamenti per le zone terremotate.

Renzi ha ricordato infine come il piano Casa Italia sia "un piano strategico per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non solo l'emergenza, non solo la ricostruzione: ma - finalmente - la prevenzione". Il lavoro è già partito ma richiederà anni, "un paio di generazioni" come ha spiegato Renzo Piano illustrandone i concetti.

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 31 Ottobre 2016 15:14

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