In merito alla polemica sollevata dalla minoranza in Consiglio comunale a San Demetrio ne' Vestini (L'Aquila), sullo spostamento della sede legale dell'Istituto comprensivo del paese [leggi l'articolo], l'amministrazione comunale presieduta dal sindaco Silvano Cappelli ha inteso rispondere alle accuse dei consiglieri di opposizione.
Riportiamo di seguito la nota integrale.
"In merito a quanto deliberato durante l'ultimo consiglio comunale, in data 27/10/16, relativamente al ridimensionamento scolastico dell'Istituto Comprensivo di San Demetrio ne Vestini corre l'obbligo di comunicare le ragioni di tale determinazione.
L'Istituto Comprensivo di San Demetrio Ne' Vestini è dal 2012 in "reggenza", ovvero non è più sede di Dirigenza Scolastica (ex Presidenza) ne di Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (ex Segretaria) in quanto non raggiunge il numero minimo di 600 alunni, limite stabilito dalla legge 111/2011.
Tale vincolo di legge stabilisce, infatti, per i comuni montani un numero minimo di 400 alunni per garantire la Presidenza e per i Comuni non montani come San Demetrio un numero minimo di 600 alunni.
Il plesso scolastico, quindi, per riuscire ad ottenere e mantenere la Presidenza e l’autonomia, necessita di iscrizioni superiori a 600 alunni. Attualmente per l’anno scolastico 2016/2017 le iscrizioni sono di 397 alunni (San Demetrio, Fossa e Fontecchio).
Il DPR n° 233 del 28 giugno 1998 indica le norme e i parametri per l’organizzazione ottimale della rete delle istituzioni scolastiche. Inoltre, in ottemperanza all’articolo 139 del decreto legislativo 112/98 a partire dall’anno scolastico 2017/2018, le amministrazioni provinciali dovranno provvedere a proporre il "piano provinciale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche ed ampliamento dell’offerta formativa".
La Provincia dell'Aquila, con nota acquisita al prot. n° 3734 del 13/10/2016, ha chiesto espressamente ai comuni che sono in una condizione di sottodimensionamento (tra cui anche il comune di San Demetrio) di far pervenire nuove proposte per la risoluzione del problema entro il 25 ottobre 2016.
Il Comune di San Demetrio con delibera di giunta n. 90 del 20/10/2016 ha sancito la propria proposta al fine di stabilizzare l’istituto comprensivo di San Demetrio.
Si ritiene utopistica, oltre che dannosa, la possibilità che l’Istituto permanga in "reggenza" per un tempo indefinito atteso che, l’Ufficio Scolastico Regionale non può concedere deroghe “sine die”, come ampiamente dimostrato lo scorso anno quando era stato proposto unilateralmente l'accorpamento dell'I.C. di San Demetrio con quello di Navelli che, pur avendo numeri esigui, beneficia della condizione che la sede dell’Istituto è fissata in un comune montano. Tale accorpamento avrebbe causato la perdita definitiva sia della Presidenza che degli uffici amministrativi.
Questa è la realtà dei fatti che ha spinto i Sindaci di San Demetrio, Ocre e Rocca di Mezzo ad avviare un percorso che, qualora arrivi a destinazione, potrà dare stabilità nei servizi scolastici ad un vasto territorio che comprenderà i Comuni di Acciano, Tione degli Abruzzi, Fontecchio, Fagnano Alto, San Demetrio né Vestini, Villa Sant'Angelo, S.Eusanio Forconese, Fossa, Ocre, Rocca Di Mezzo, Rocca di Cambio e Ovindoli. Visto che il nuovo accorpamento per l'anno scolastico 2016/2017 raggiungerà il numero di 598 alunni, i comuni sopracitati hanno ritenuto naturale e imperativo stabilire quanto segue:
- PORRE LA SEDE LEGALE DEL NUOVO ISTITUTO COMPRENSIVO SAN DEMETRIO-ROCCA DI MEZZO, NEL COMUNE MONTANO DI ROCCA DI MEZZO;
- PORRE SEDE OPERATIVA, PRESIDENZA ED UFFICI DÌ SEGRETERIA PRESSO IL PLESSO SCOLASTICO DI SAN DEMETRIO, essendo San Demetrio in posizione baricentrica rispetto agli altri comuni.
Con tale decisione si pone fine a 5 anni di incertezza dove l’attività di reggenza con fatica è riuscita a garantire fin’ora una buona gestione della proposta formativa.
Il servizio scolastico, in termini di presenza di plessi scolastici e ordini di scuola, non subirà alcuna riduzione e continuerà ad essere erogato nei plessi di San Demetrio, Fontecchio e Fossa, Ocre, Rocca di Mezzo e Ovindoli, ma con il vantaggio che si avrà un Dirigente Scolastico e una DSGA in pianta stabile che, unitamente a tutto il personale docente e ATA, dovrà e potrà occuparsi solo del nuovo Istituto e non, come accade ora, in ritagli di tempo.
Per maggiore chiarezza in delibera regionale sarà indicato che la sede operativa, Presidenza e Uffici di Segreteria, rimarranno a San Demetrio in quanto Comune baricentrico rispetto al territorio del nuovo Istituto e provvisto di idonei locali per le postazioni informatiche del DSGA, degli Assistenti Amministrativi e del Dirigente Scolastico, cosa non possibile a Rocca di Mezzo che ha la sua sede in un MUSP.
Questa amministrazione considera l’attenzione verso l’istituto comprensivo strategica per la crescita della nostra comunità, come ha ampiamente dimostrato investendo in attività parascolastiche complementari alla proposta formativa, quali pre-inter e doposcuola, festa dello sport, settimana dello sport, centro estivo e mini club.
Chi amministra ha sempre il dovere di trovare le soluzioni ai problemi che quotidianamente si presentano. Questa amministrazione con tale proposta ha messo al centro gli interessi della comunità scolastica andando a potenziare e garantire servizi a favore degli alunni mettendo in secondo piano interessi campanilistici. La politica ha tuttavia il dovere di ascoltare e verificare anche soluzioni alternative.
Dispiace che un argomento così importante per il futuro di questa comunità sia stato, in sede di consiglio, strumentalizzato dalla minoranza senza aver proposto un’alternativa più efficace di quella avanzata da questa maggioranza.
Non si abbandona mai il Consiglio Comunale, luogo di confronto politico perché l’obiettivo finale è quello di trovare una sintesi e concorrere, anche con il dissenso alla costruzione dei processi amministrativi".