I dipendenti dell'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila minacciano lo sciopero.
Rivendicando "lo sforzo straordinario per riuscire ad impegnare oltre 500 milioni di euro che consentiranno di avere trasferimenti economici importanti per la ricostruzione nel 2017", hanno inteso chiarire che ritengono "assurdo non garantire parità di trattamento tra il personale in servizio presso gli Uffici Speciali costituiti dalla Legge 134/2012 e quello dei costituendi Uffici Speciali".
Non solo: contestano anche la volontà politica di non "mettere a disposizione di questi ultimi le professionalità maturate nella ricostruzione aquilana", di non trasferire in centro Italia personale al lavoro sulla ricostruzione aquilana, in altre parole.
"E’ così che viene meno lo spirito di leale e fattiva collaborazione che è stato il motore che ha consentito la ripartenza della ricostruzione del centro storico dell’Aquila e finalmente ha avviato la ricostruzione delle frazioni", si legge nella nota.
Dunque, la richiesta di "emendare il Decreto Legge appena emanato in direzione di dar pari dignità e trattamento a tutti gli Uffici Speciali". Altrimenti, se non saranno eguagliate le condizioni tra i costituendi Uffici Speciali e quelli già operanti e verrà impedito di poter offrire il loro contributo alla ricostruzione dell’Italia centrale, lunedì dichiareranno lo stato di agitazione sindacale ed individueranno le date in cui proclamare lo sciopero.
Fino ad allora, "i dipendenti USRA che, in questi anni, si sono contraddistinti per serietà e professionalità, non verranno meno a questo principio neanche stavolta e fino a domani, giorno di pubblicazione del nuovo elenco di contributi da oltre 100 milioni di euro, continueranno ad offrire il loro contributo".
Cialente: "Non ne sapevo niente". Di Stefano: "Sono allibito"
La nota dei dipendenti Usra ha lasciato spiazzati sia il sindaco dell'Aquila che l'assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano.
"Non ne so niente" ha detto, cadendo dalle nuvole Massimo Cialente, raggiunto telefonicamente da NewsTown.
"Sono allibito, uno sciopero sarebbe davvero un fatto irrituale. Forse qui davvero non ci ri rende conto di quello che si fa" è, invece, il commento, piuttosto amareggiato, di Di Stefano. "Qui dobbiamo esportare buone pratiche, non lavoratori. In questo momento, con tutti i guai che ancora abbiamo, non siamo assolutamente in condizione di privarci del personale degli uffici speciali. Io peraltro sono contrario, e l'ho detto anche al sindaco, anche a un trasferimento temporaneo. Ai dipendenti Usra che vogliono il trasferimento dico: prima finiscano il lavoro iniziato qui, poi vadano altrove".
Poco dopo, l'assessore ha aggiunto - in un lungo post su Facebook - che da Roma giungono notizie che nel maxi emendamento sulla riunificazione dei due terremoti del 24/8 e 30/10, "comunque sarebbe stata mantenuta la disposizione che 10 lavoratori dell'Usra (20 in generale) andranno alla struttura del Commissario nominato per i due eventi sismici. Ripeto che non siamo assolutamente nelle condizioni di privarci di nessuna risorsa umana se vogliamo far uscire i contributi e far recuperare il tempo perso alle frazioni, grazie proprio alle scellerate decisioni di altri commissari".
La senatrice Stefania Pezzopane sta lavorando con forza perché ciò non accada - ha aggiunto - "conscia del danno che ci sarebbe arrecato. Se i suoi tentativi risulteranno vani davvero non c'è più alcun motivo perché io resti al mio posto, anzi consiglio al Governo di estendere l'incarico a Errani anche per il terremoto dell'Abruzzo viste le sue indubbie capacità ad ottenere dall'esecutivo quello che a noi è stato sempre rifiutato col paradosso che quello che a noi è reato in altre parti è concesso per legge".
Pietrucci: "Di Stefano ha ragione, ricostruzione ha bisogno dei lavoratori degli Uffici speciali"
"L'allarme lanciato dall’assessore Pietro Di Stefano sul trasferimento dei lavoratori dell’Usra presso la struttura commissariale istituita in seguito agli ultimi terremoti che hanno colpito il Centro Italia trova la mia totale condivisione, anche nei toni usati".
A dirlo è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. "La ricostruzione dell’Aquila non è nelle condizioni di privarsi di alcun lavoratore, specialmente in una fase decisiva come questa, dove ci si trova davanti alla sfida di completare la rinascita del centro storico del capoluogo e di far decollare la ricostruzione delle frazioni", ha sottolineato Pietrucci.
"Pieno appoggio anche al lavoro - perché il rischio del trasferimento sia scongiurato - della senatrice Stefania Pezzopane: la solidarietà e l’urgenza di ricostruire Amatrice, Norcia e gli altri centri colpiti dai terremoti di agosto e ottobre è per gli aquilani totale e indiscussa ma sarebbe un paradosso che facesse scivolare in secondo piano obiettivi e programmi di lavoro tanto faticosamente costruiti in Abruzzo".
Pietrucci sottolinea poi che andrà garantita e assicurata "completa parità di trattamento dei lavoratori degli uffici speciali istituiti a seguito del sisma del 2009 rispetto a quelli che operano in seguito agli ultimi terremoti. Parliamo di donne e uomini, quelli dell’Usra e dell’Usrc, che stanno gettando il cuore oltre l’ostacolo, la cui professionalità è riconosciuta da tutti coloro che sono entrati in contatto con gli uffici speciali: è grazie al loro operato se la ricostruzione dell’Aquila sta procedendo speditamente, come ha avuto modo di sottolineare anche il ministro Delrio".