Mercoledì, 30 Novembre 2016 19:22

Il fiume di soldi per il fotovoltaico contenuto nelle leggi per il sisma

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In Marsica, popolosa area in provincia dell'Aquila, i watt per abitante installati sugli impianti per il fotovoltaico (o similare) sono quasi il doppio della media in Abruzzo, quasi il triplo della media italiana.

E' uno dei numerosi dati snocciolati da La Marsica baciata dal sole, inchiesta a puntate in corso di pubblicazione sul giornale web site.it. La testata diretta dal giornalista Angelo Venti compie un viaggio nel redditizio mondo dell'energia alternativa, che sembra trovare terreno molto fertile in quella zona dell'Abruzzo interno, dove la concentrazione di impianti è nettamente superiore alla media della regione e del Paese.

Un business raccontato attraverso un'analisi dei dati complessa ma esaustiva: "Nei 37 comuni marsicani risultano in funzione, tra piccoli e grandi, un totale di 1.378 impianti, per una potenza complessiva incentivata di 115 Mw. I grandi impianti a terra, che producono consistenti profitti, sono concentrati però solo in alcuni comuni", si legge nella prima puntata dell'inchiesta.

"Nel 2015 il Gse (Gestore servizi energetici) per tutti gli impianti marsicani ha erogato oltre 33 milioni 480mila euro. In quest'ultima cifra non sono ancora comprese le entrate dell’impianto di Celano, in quanto è entrato in funzione solo quest'anno. Si stimano, solo per esso, altri 14 milioni e 300mila euro che porterebbero la somma totale a oltre 47 milioni 780mila euro l'anno. Una cifra elevata sul cui percorso – e destinazione finale – è interesse di tutti fare chiarezza". 

Dei quasi 48 milioni, la fetta più grossa è assorbita dai grossi impianti a terra, che consentono a società private di incassare oltre 40 milioni di euro. Ben 7 comuni marsicani inoltre, sono anche soggetti responsabili, e consentono il transito nelle loro casse comunali di ben 24 milioni l'anno.

Un fiume di soldi pubblici - gli incentivi per le energie alternative vengono prelevati direttamente in bolletta tramite la "componente A3", in media 90 euro l'anno per ogni famiglia italiana - che, una volta erogati da Gse, "transiterebbero" solamente nei comuni, per poi finire a società di progetto. Queste ultime - soggetti previsti dall'ordinamento e nati allo scopo di rispondere a un bando di gara per opere pubbliche - finirebbero spesso sotto il controllo di società anonime (trust) estere o direttamente in pegno alle banche.

"Nel settore della produzione di energia da fonti alternative - scrive ancora il giornale marsicano - ruotano interessi enormi, capaci di condizionare pesantemente non solo l'economia della zona ma anche la stessa vita amministrativa dei nostri enti locali, complici i contestuali tagli ai trasferimenti dello Stato che hanno prosciugato le casse dei Comuni".

La terza puntata dell'inchiesta, pubblicata oggi, approfondisce il "mega parco fotovoltaico" di Celano (L'Aquila), che con una potenza installata di più di 20 Mw (2.413 W per abitante, 8 volte la media nazionale) rappresenta nettamente la struttura più imponente dell'area. All'impianto di Celano finirebbero circa 286 milioni di euro per i 20 anni di durata delle tariffe incentivanti, cioè circa 14,3 milioni di euro l'anno erogati da Gse. E qui nasce la prima anomalia: nonostante l'impianto risulti entrato in esercizio solo lo scorso mese di maggio, gode delle forti tariffe incentivanti (cessate però nel 2011) grazie ad un emendamento dell'allora senatore del Pdl Filippo Piccone, ex sindaco della stessa Celano e tra gli uomini più politicamente influenti della regione.

Quando era senatore, infatti, Piccone inserì, presentandolo alla Commissione riunite Affari costituzionali e bilancio, un emendamento riguardante gli incentivi per l'impianto di Celano dentro un maxi emendamento firmato da nove parlamentari abruzzesi, presentato poi in aula dal senatore Luigi Lusi (Pd) come "misure riguardanti i territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009".

Insomma, incentivi al fotovoltaico per Celano, comune non inserito nel cratere sismico, dentro misure di legge riguardanti il post-sisma abruzzese. Com'è possibile? Site.it promette di spiegarlo domani, nella prossima puntata.

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Novembre 2016 20:19

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