I sottoservizi arrivano nel cuore della movida.
A partire da gennaio, le ruspe, gli scavatori e i camion che stanno lavorando alla posa dei conci di cemento armato che compongono il tunnel sotterraneo entreranno in azione nell'unica porzione di centro storico tornata a una parvenza di vita vera, ovvero la zona di via Castello, della Fontana Luminosa di via Garibaldi - la via in cui si è ricollocata la maggior parte dei locali notturni e che attira, specie nel week end, migliaia di persone, soprattutto giovani.
Un cronoprogramma di massima è stato già stilato (i dettagli saranno comunicati nei prossimi giorni) ma ovviamente bisognerà fare i conti con eventuali intoppi che potrebbero rallentare i lavori. Si procederà, comunque, per piccoli segmenti, in maniera tale da liberare subito i tratti di strada terminati.
Si inizierà il 9 gennaio con il completamento del tratto di corso stretto ancora mancante, quello che si ferma a piazza Regina Margherita all'altezza di via Garibaldi. Asse Centrale, la società consortile che sta realizzando il tunnel, ha deciso infatti, per limitare i disagi, di sospendere i lavori durante le feste natalizie, un periodo in cui l'afflusso di cittadini e turisti in centro è maggiore (basti pensare alle migliaia di persone che partecipano al tradizionale aperitivo della vigilia di Natale a piazza Regina Margherita).
Finito questo tratto (presumibilmente a fine gennaio), partirà quello che dalla Fontana Luminosa va fino a Via Garibaldi. A seguire, si inizierà a scavare sia da piazza Regina Margherita verso Porta Castello che da Piazza Regina Margherita verso via Garibaldi. Qui, però, verrà completata solo la prima parte, fino a via Paganica. Il tratto restante sarà fatto non a scendere ma a salire da via Cascina (dove finisce il lotto di competenza di Asse Centrale). Per il momento non verranno toccate, invece, le traverse di via Garibaldi (come via della Jenca o via Antinori), che continueranno a essere fruibili.
La scelta di scavare in ambedue i sensi su via Garibaldi non piace per niente ai commercianti e ai proprietari delle attività che affacciano sulla strada, da mesi in fibrillazione per le ricadute negative che i lavori avranno sui loro affari. Il timore è che non si riesca a finire prima dell'arrivo dell'estate, quando ovviamente c'è più lavoro per via del caldo e della bella stagione.
Quello della tempistica, in effetti, è un grande punto interrogativo. L'obiettivo di Asse Centrale è quello di procedere il più velocemente possibile, come si è fatto per corso Vittorio Emanuele, ma nessuno dei tecnici della società o della Gsa si è spinto a fornire date precise. Quel che certo è che ci vorranno alcuni mesi e che si scollinerà oltre febbraio. Sempre che tutto vada liscio e che non si mettano di mezzo imprevisti, dalla neve (siamo pur sempre in inverno) al rinvenimento di reperti archeologici o architettonici, come quelli della chiesa "perduta" di piazza Chiarino.
Durante i lavori dovranno fermarsi sia le attività commerciali che i cantieri. Sul primo tratto di via Garibaldi dovranno essere rimossi anche dei ponteggi. Gsa e Comune stanno studiando possibili percorsi pedonali per garantire comunque l'accesso a negozi e locali e penalizzare il meno possibile gli esercenti. Ma sarà complicato, anche perché sia via Garibaldi che il primo tratto di corso Vittorio Emanuele sono strade strette, in cui i margini di manovra sono molto limitati. Discorso diverso, invece, per via Castello, dove gli spazi sono più ampi e dove c'è già un marciapiede ad assicurare una "passerella" di accesso ai negozi.
Anche la viabilità dovrà essere giocoforza rivista. Oggi c'è stato un primo incontro informativo tra i vertici della Gsa e i tecnici di Asse Centrale da un lato e i commercianti e i residenti dall'altro ma è probabile che altri ne verranno. L'obiettivo non è solo informare ma anche trovare soluzioni condivise per attenuare l'effetto impattante dei lavori.