Situazione ancora drammatica, nelle aree interne d'Abruzzo.
Ai piedi del Gran Sasso aquilano, sono isolati da due giorni i borghi di Santo Stefano di Sessanio, Calascio e Castel del Monte, completamente ricoperti di neve e irraggiungibili per lo stato della strada provinciale che risulta chiusa, al momento.
"La viabilità è completamente bloccata sia dal versante di Ofena che da quello di Barisciano", il grido d'allarme del vice sindaco di Castel del Monte, Ivan Di Pompeo, che ha scritto a NewsTown per chiedere aiuto, visto che il paese è completamente isolato. "Non c'è energia elettrica da 24 ore; i telefoni sono fuori uso causa blackout dei ripetitori. L'Enel fa sapere che il guasto è risolvibile solo salendo sulla cabina Enel di Castel del Monte. La popolazione è sotto controllo, unico caso critico una persona in dialisi. Urge aiuto di mezzi esterni da neve".
Ancor più complicata la situazione nei Comuni più prossimi all'epicentro dei terremoti che hanno sconvolto il centro Italia. "Sentiamo scosse in continuazione ma siamo impossibilitati a uscire: siamo bloccati dentro casa, come i topi", la rabbia del vicesindaco di Campotosto, Gaetana D’Alessio, che raccontava così, qualche ora fa, il dramma del comune in provincia dell’Aquila e la situazione della frazione di Mascioni, in cui vive, e che ospita numerose persone anziane. Ad Ortolano, altra frazione del Comune aquilano, dove ieri si è staccata una slavina che ha sommerso un uomo che sarebbe stato tratto in salvo, stamane, dai finanzieri del Soccorso alpino. Aveva trovato rifugio sotto un capannone pericolante.
La statale 80 che taglia in due il paese, infatti, è impraticabile e, sottolineano alcuni abitanti disperati, è stata lasciata in stato d'abbandono per giorni; poco oltre Arischia e fino ad Aprati, frazione di Crognaleto (Teramo) - parliamo di circa 40 km - la strada è stata chiusa. Eppure, non si è trattato di una nevicata eccezionale - dicono alcuni abitanti del luogo - almeno a guardare gli ultimi 50 anni e mai, prima d'ora, la viabilità era stata così compromessa.
A quanto si apprende - seppure le informazioni siano ancora frammentarie - una quindicina di persone si sono mosse ieri pomeriggio, con un trattore privato da Arischia - per provare a raggiungere Ortolano; avrebbero pulito 5 o 6 km di strada. Poi, in serata è arrivata finalmente l'Anas con una turbina: sarebbero arrivati al Passo delle Capannelle e, da lì, il soccorso alpino starebbe raggiungendo - in questi minuti - le frazioni isolate con gli sci. Dal versante teramano, invece, i soccorsi sarebbero arrivati a circa 500 metri da Ortolano, bloccati da un'altra valanga.
Non ci sono notizie, essendo isolate le frazioni dell'aquilano e, a cavallo delle Province, quelle del teramano, Crognaleto appunto, Nerito e così via. Sta di fatto che le operazioni di ricerca del disperso - a quanto si è potuto capire - sono iniziate soltanto stamane, e lo hanno tratto in salvo, seppure ieri fossero state diffuse notizie diverse.