Non è piaciuta proprio, al sindaco Cialente, la foto pubblicata sui social dai ragazzi dell'istituto Bafile dell'Aquila per rilanciare la campagna #Sicuri da morire, fatta partire per chiedere chiarezza sulle condizioni di sicurezza degli edifici scolastici.
Nell'immagine si vede un gruppo di ragazzi intenti a studiare su una bara usata a mo' di banco. Alle loro spalle, impilate, altre bare. Sopra la foto, il claim: "A L'Aquila è più sicuro studiare da Taffo che a scuola".
La foto è stata scattata all'interno della sede della nota azienda di pompe funebri aquilana Taffo, che l'ha condivisa sulla propria pagina Fb spiegando: "Alcuni ragazzi delle scuole superiori dell'Aquila sono passati da noi per chiederci supporto per la loro campagna. Dopo le recenti scosse chiedono chiarezza sulla vulnerabilità degli edifici in cui passano la maggior parte della loro giornata, che possano studiare in scuole sicure. Possiamo fare poco se non offrirgli un po' di visibilità sperando che chi di dovere faccia tutto il possibile".
"Una pessima goliardata che provoca alla nostra città un danno gravissimo" ha commentato Cialente durante la conferenza stampa che lui e il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis hanno tenuto al termine della riunione del tavolo tecnico-istituzionale istituito per affrontare la situazione delle scuole aquilane. "Noi abbiamo superato il terremoto del 2009, il grosso problema che abbiamo avuto è stata l'uscita, non motivata scientificamente fino in fondo, della Grandi Rischi. E' un errore far pensare che L'Aquila non è sicura. Questa foto è un'offesa soprattutto per quei ragazzi che in tutta Italia stanno in scuole che non vedono un muratore o un imbianchino da decenni. Se fossi il padre di questi ragazzi" ha poi concluso Cialente "questa sera li manderei a letto senza cena".