L'allarme è dell'assessore alla ricostruzione, Pietro Di Stefano: "E' con preoccupazione che sono costretto a registrare le innumerevoli criticità pervenute sulla prosecuzione dei lavori del cantiere diffuso dei sottoservizi che rischia di giungere, in tutta l'area soggetta a lavori, all'empasse totale".
I problemi riguarderebbero una discordanza delle comunicazioni di Telecom e Enel Distribuzione riguardo all'effettivo stato di fatto, "con imprevisti che causano evidenti ripercussioni nell'andamento del cantiere e un conseguente rallentamento del cronoprogramma".
Per questo, Di Stefano ha preso carta e penna per scrivere ai responsabili di Gran Sasso Acqua, stazione appaltante della maxi opera pubblica, ad Asse Centrale scarl, la società che si sta occupando dei lavori, a Telecom ed Enel per fissare un incontro, "chiarificatore e risolutivo", il prossimo 1 marzo, a mezzogiorno negli uffici di via Avezzano.
"La preoccupazione, infatti - scrive l'assessore - si trasforma in vera e propria angoscia se si pensa alle zone di via Garibaldi, principale arteria della vita commerciale del centro storico, e di via Zara, snodo nevralgico del traffico veicolare nonché sede dell'Agenzia delle Entrate".
Dunque, la stoccata: "Tralascio di elencare le difficoltà che incontrano quotidianamente i residenti, ben consapevoli delle opere in questione ma ostaggi di continui ritardi, quando non, come in questo caso, di vere e proprie paralisi". Tra l'altro - aggiunge l'assessore - "quest'ultima situazione si verifica, incredibilmente, nonostante la pianificazione e programmazione effettuata da puntuali riunioni e successivi sopralluoghi, ed è francamente inaccettabile".