Il processo per il crollo del balcone nella palazzina del Progetto Case di Cese di Preturo è stato trasferito a Piacenza.
Nell'udienza preliminare di oggi all'Aquila, nei confronti dei 37 indagati per il clamoroso crollo avvenuto nel settembre 2014, il gip Guendalina Buccella ha deciso di trasferire il procedimento nella città emiliana, dove è aperta un'altra inchiesta sugli stessi avvenimenti.
A chiedere il trasferimento del processo per incompetenza territoriale sono stati gli avvocati difensori di uno degli imputati, Giampaolo Paraboschi, direttore generale dell'azienda piacentina Safwood, ditta fornitrice del legno per la costruzione del balcone crollato. La Safwood è stata dichiarata fallita, l'amministratore è finito sotto processo per bancarotta e in quest'ultima sarebbe confluito anche il profitto della presunta truffa.
Considerando dunque che i maggiori reati del complesso procedimento - truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture - sarebbero secondo gli inquirenti stati commessi a Piacenza, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il trasferimento.
Il caso del balcone improvvisamente crollato nella vasta area Case di Cese di Preturo, nell'estrema periferia ovest dell'Aquila, incendiò per giorni il dibattito pubblico nazionale. Le 19 aree del Progetto Case furono costruite dal governo Berlusconi tra la fine del 2009 e la prima metà del 2010 per fronteggiare parte del fabbisogno abitativo in seguito al terremoto del 6 aprile 2009.