Continua l'opposizione di un gruppo di associazioni ai progetti che l'Anas ha messo in campo per l'immediata e l'estrema periferia nord-ovest dell'Aquila.
Parliamo di due opere: il collegamento veloce tra le due statali 80 e 17, che passerebbe a circa dieci metri dall'Ospedale regionale San Salvatore e taglierebbe in due l'area verde del Vetoio, e i lavori per un nuovo svincolo di collegamento tra la Statale 80 - all'altezza della frazione di San Vittorino - la Statale 280 Picente, quella che porta ad Amatrice (Rieti), all'altezza del Cermone. Dei due progetti old.news-town.it ha già parlato mesi fa [qui e qui].
Ai due programmi della società di gestione delle strade extraurbane si oppongono da tempo la sezione aquilana di Italia Nostra, l'Archeoclub, Pronatura L'Aquila, la sezione locale di Legambiente, la "Stazione ornitologica abruzzese" e, non ultimi, il Consiglio territoriale di partecipazione (Ctp) 5, che abbraccia i territori di San Vittorino, Coppito, Pettino e Cansatessa, e il circolo ricreativo culturale "San Vittorino Amiterno".
Le motivazioni sono state esplicitate nel corso di una conferenza stampa all'Aquila e saranno sottoposte anche ai candidati alla carica di sindaco in un incontro del 12 maggio prossimo. La mancanza di progettazione, in una visione d'insieme della viabilità cittadina, unita alla mancanza di condivisione con le popolazioni coinvolte, ha generato un'opposizione dal basso, che potrebbe portare anche "a manifestazioni di piazza", come hanno sottolineato gli attivisti.
Uno dei tanti aspetti definiti dubbi nella vicenda è ad esempio la linea di finanziamento delle opere, che riguarderebbe ancora l'emergenza sisma, in realtà terminata quasi cinque anni fa. Per quanto riguarda il progetto della cosiddetta "variante del Vetoio" (foto di copertina e a sinistra) le critiche piovono in due direttrici: quella delle ricadute sociali, dovute all'adiacenza dell'eventuale nuova via a scorrimento veloce con l'ospedale, e quella delle conseguenze ambientali, per la deturpazione di un'area verde e densa di fauna come quella del Vetoio, con più di 180 specie presenti. Sul primo aspetto, inoltre, le associazioni lamentano "il silenzio dell Asl" sulle soglie di inquinamento dell'aria e acustico. Intanto, il progetto ha ricevuto l'ok dal Comune dell'Aquila e ora è fermo negli uffici regionali, in attesa della valutazione di impatto ambientale (via).
Per quanto riguarda il progetto della "variante Amiternum" (foto a destra), invece, la criticità è legata all'attraversamento della nuova via su un'area archeologica, e in prossimità dell'abitato, il solo vantaggio di guadagnare qualche metro rispetto all'attuale viabilità.
Come se non bastasse, poi, vengono sollevati forti dubbi anche sulla legittimità di proporre progetti per la costruzione di nuove strade nelle aree interessate: per quanto riguarda il Vetoio, infatti, il Piano speciale territoriale (Pst) di Colle Macchione prevede che una parte della zona investita dal progetto sia a conservazione integrale (cosiddetta A1), tanto che la stessa Regione Abruzzo ha già "redarguito" il Comune dell'Aquila su questo aspetto.
Per ciò che concerne il progetto a San Vittorino, invece, lo strumento del Piano regionale paesistico impedirebbe la costruzione di una strada in quel tratto, nonostante la Soprintendenza abbia già autorizzato il progetto, senza la Via, e nonostante sulla vicenda sia stata interrogata in Parlamento persino la sottosegretaria Ilaria Borletti Buitoni.
La critica dura giunge naturalmente anche all'amministrazione di Massimo Cialente, rea di aver approvato il progetto Anas nonostante il documento preliminare al piano regolatore generale parli esplicitamente di limitazioni al consumo di suolo, e nonostante l'assenza di una reale partecipazione alle scelte delle comunità: "Si organizzano i festival della partecipazione ma nella prassi nessuno tiene conto di una reale progettazione partecipata", è stato detto.
Non solo proteste, ma anche proposte: oltre alla richiesta di una valutazione seria della sostenibilità e della reale necessità dei su citati progetti, le associazioni chiedono che si migliorino i progetti già in auge, collegando il lotto A Sassa-Mausonia alla strada costruita a Preturo nel 2009 in occasione del G8, utilizzata pochissimo dagli aquilani: "Se proprio si devono costruire infrastrutture, si potenzino quelle che già esistono".