Giovedì, 11 Maggio 2017 22:51

Redde Rationem: a processo Tancredi e altri 8 tra imprenditori e faccendieri

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E' una delle indagini più importanti condotte dalla Procura dell'Aquila nel post terremoto; l'inchiesta Redde Rationem, su un presunto giro di tangenti legato ai puntellamenti, ha segnato un passo in avanti importante.

Il giudice per l’udienza preliminare dell’Aquila Guendalina Buccella, infatti, ha rinviato a giudizio 9 imputati: l’ex consigliere e assessore comunale Pierluigi Tancredi, Mauro Pellegrini e Giancarlo Di Persio dell'impresa Dipe, i progettisti Roberto Scimia, Roberto Arduini e Michele Giuliani, Concetta Toscanelli, moglie di Tancredi, l’imprenditrice Daniela Sibilla e il procacciatore d’affari Nicola Santoro.

Abuso d’ufficio in concorso, subappalto irregolare, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione aggravata per atto contrario ai doveri d’ufficio, estorsione: queste le accuse, pesantissime. In sostanza, gli imputati avrebbero - a vario titolo - affidato appalti per puntellare alcuni edifici danneggiati dal sisma dietro pagamento di mazzette, gonfiando i pagamenti rispetto ai materiali realmente impiegati.

Prosciolti da ogni accusa Mario Di Gregorio, Carlo Cafaggi, e Giuseppe Galassi, tecnici comunali, Simonetta D’Amico, professionista, e Antonio Lupisella, imprenditore, la 'gola profonda'; la posizione degli imprenditori Maurizio e Andrea Polisini, invece, verrà discussa il prossimo giugno, stralciata dalle altre essendo stati sospesi i termini processuali per via della loro residenza nel teramano, nel 'cratere' del terremoto 2016.

Redde Rationem è una costola dell'inchiesta Do ut Des che aveva riguardato presunte irregolarità negli appalti per la ricostruzione post-sisma - con riferimento ancora ai puntellamenti - scatenando un vero e proprio terremoto politico, tanto da spingere il sindaco Cialente alle dimissioni, poi ritirate, nel gennaio 2014.

Al culmine delle indagini, la Procura della Repubblica dell'Aquila aveva disposto i domiciliari per Pierluigi Tancredi, Maurizio Polesini e Andrea Polesini, rappresentanti della Edilcostruzioni Group Srl, Mauro Pellegrini e Giancarlo Di Persio, oltre all'ordine di obbligo di dimora per il faccendiere Nicola Santoro. Diciannove furono gli indagati a piede libero.

Era la fine di luglio del 2015; quasi due anni dopo, 9 di loro andranno a processo.

Ultima modifica il Giovedì, 11 Maggio 2017 23:09

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