Martedì, 16 Maggio 2017 10:57

Rigopiano, Forestale in Regione: si indaga anche per disastro colposo

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Sequestri da parte dei Carabinieri Forestale di Pescara presso l'Ufficio Prevenzione Rischi Protezione Civile di Regione Abruzzo: in particolare, sono state attenzionate le carte inerenti la realizzazione della Carta di localizzazione pericolo valanghe che sarebbe stata avviata nel 1988 e mai portata a termine. Si pensi che in una riunione del Coreneva - Comitato tecnico regionale per lo studio della neve e valanghe - del 1993, veniva sollecitava la redazione della perimetrazione del rischio valanghe entro 20-30 giorni.

Inizia a delinearsi, così, il secondo fronte dell'indagine sulla valanga di Rigopiano condotta dal pm della Procura della Repubblica di Pescara Andrea Papalia su un ulteriore reato contestato, dopo quello di omicidio e lesioni colpose [Leggi qui]: disastro colposo

Intanto, una denuncia per disastro valanghivo doloso è stata presentata contro la Regione Abruzzo il 12 maggio scorso presso la Procura della Repubblica dell'Aquila, dai legali del Comune di Farindola (Pescara), del sindaco Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli. A rivelarlo sono gli avvocati Cristiana Valentini, Goffredo Tatozzi Massimo Manieri che in questi minuti, all'Hotel Esplanade di Pescara, stanno tenendo una conferenza stampa "nel corso della quale verranno illustrate le motivazioni e gli elementi di prova che sostengono la denuncia". 

Lacchetta e Colangeli risultano indagati dalla Procura di Pescara, insieme al presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, al direttore dell'albergo Bruno Di Tommaso e ai due funzionari della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e atti omissivi in materia di sicurezza del lavoro, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano.

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