Oltre 36 mila verifiche di agibilità, 12 mila edifici dichiarati inagibili, 5.500 persone assistite tra alberghi e contributo di autonoma sistemazione (Cas), rimozione di 128 mila tonnellate di macerie pubbliche e private, con le aree e le società già individuate, "senza la necessita di dover fare gare d'appalto, il tutto con la piena validazione dell'Anac", l'autorità anticorruzione.
Sono i numeri della situazione attuale post-terremoto 2016-2017 in Abruzzo, illustrati dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, che è anche vice commissario per la ricostruzione, nel corso di una conferenza stampa a Pescara. "Il ragionamento fatto con la cabina di regia è quello di dare la priorità assoluta a edifici strategici, quali scuole, chiese e municipi - ha spiegato - Tre piani sono stati resi oggetto del nostro lavoro".
"Noi siamo entrati nel terremoto con dimensioni adeguate con le scosse del 18 gennaio, quindi 150 giorni fa. Abbiamo messo in campo la squadra, un pieno di risorse normative e la copertura delle risorse finanziarie", ha aggiunto.
D'Alfonso si è detto "molto contento di questa proceduralizzazione. Non mancano i problemi, per esempio per quanto riguarda la vita delle imprese, ma siamo in un cantiere permanente - ha osservato - Ringrazio Vasco Errani e Palazzo Chigi, perché a ogni questione ci hanno sempre detto di sì".
"Ora ci saranno anche le valutazioni dei danni da maltempo: abbiamo segnalazioni per 600 milioni di euro che dovremo verificare. Non mi aspetto 600 milioni di euro, ma sui 100 milioni assolutamente sì", ha concluso.