Sono stati definiti gli 'invisibili': sono i 4mila operai, o poco più - e quasi la metà non italiani - che stanno ricostruendo L'Aquila, la nostra città e le nostre case.
Ogni giorno, entrano in edifici distrutti, ne rimuovono le macerie, li mettono in sicurezza, cominciano a ricostruirli dotandoli di nuovi servizi, decorandoli di nuovi stucchi, dipingendoli e riconsegnandoli ai loro legittimi proprietari, ai loro abitanti se case private. Senza conoscerli, senza incontrarli.
Come l'anno passato, il Festival della Partecipazione ha organizzato un pranzo tra i cittadini aquilani e gli operai della ricostruzione, al Parco del Castello: un lungo tavolo di condivisione per dare volto, voce, corpo e racconto a coloro che non possono e non devono restare anonimi.
Al pranzo era atteso anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che però ha dato forfait all'ultimo a causa di altri impegni. Una disdetta arrivata qualche ora dopo quella di Maurizio Landini. L'ex leader della Fiom, passato recentemente dalla segreteria del sindacato dei metalmeccanici alla segreteria nazionale Cgil, avrebbe dovuto partecipare, in mattinata, a un incontro dedicato alla piaga del caporalato nel settore agricolo ma problemi familiari lo hanno trattenuto altrove.
Forse anche per questa doppia assenza, molti tavoli sono rimasti purtroppo vuoti e il pranzo di quest'anno è stato molto meno partecipato rispetto a quello della passata edizione.
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