Lunedì, 17 Luglio 2017 22:11

Fare Centro: 766 domande, 484 nel Comune dell'Aquila. Lolli: "Straordinario"

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Si è chiuso a mezzogiorno di venerdì 14 luglio il bando pubblico per la concessione di aiuti alle imprese 'Fare Centro', promosso con i fondi del 4% per la ricostruzione e destinato a rivitalizzare i centri storici dell'Aquila e dei comuni del cratere favorendo il riavvio di attività commerciali, artigianali e professionali. Si tratta di incentivi pari a 20 milioni di euro: 5 milioni già vincolati per l'annualità 2017, altri 7 milioni per il 2018. 

A mezzogiorno, il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli e il Direttore di Regione Abruzzo Vincenzo Rivera hanno presentato alla città gli esiti del bando. 

Come svelato da NewsTown, il numero di domande caricate sul portale dedicato è 766 per L'Aquila e cratere: "Un risultato sorprendente, direi eccezionale", ha sottolineato Lolli. 

Sia chiaro, non si tratta di 776 progetti d'attività: a quanto si è appreso, in effetti, alcune domande sono state caricate sulla piattaforma appositamente predisposta più di una volta, per le difficoltà riscontrate nella predisposizione delle richieste di finanziamento. Tuttavia, è un esito più che confortante per il riavvio delle attività nei centri storici. 

In dettaglio, sono state 236 le domande caricate per la 'linea A', destinata alle micro, piccole e medie imprese che, alla data del 6 aprile 2009, avevano unità locale censita nelle aree ammissibili, i liberi professionisti che avevano il domicilio professionale, quale sede principale degli affari e interessi del professionista, nelle aree ammissibili, gli esercenti di attività di commercio ambulante che erano titolari di attività di parcheggio fisso ricadente nelle aree ammissibili; 527, invece, le istanze protocollate per la 'linea B', dedicata alle micro, piccole e medie imprese e ai liberi professionisti che, dopo la data del 6 aprile 2009, hanno avviato o intendono avviare una nuova attività in una località in unità locale censita nelle aree ammissibili. Infine, sono state 4 le richieste di finanziamento per la 'linea C' riferita alle micro, piccole e medie imprese che, alla data del 6 aprile 2009, avevano già unità locale censita nelle aree interessate da progetti di riqualificazione urbana e che intendono avviare nello stesso sito la riconversione, riqualificazione e ristrutturazione della propria attività ovvero la ricollocazione della stessa in altro contesto più consono e le micro, piccole e medie imprese che successivamente al 6 aprile 2009 e fino alla data di pubblicazione del bando, avevano già unità locale censite nelle aree interessate da progetti di riqualificazione urbana e che intendono avviare la ricollocazione della propria attività in un altro contesto più consono. Si tratta dell'area di Viale della Croce Rossa, per intendersi, e Lolli non ha nascosto che ci si attendeva una risposta diversa.

Scendendo nel particolare, 484 domande insistono sul territorio del Comune dell'Aquila - 455 tra 'linea A' e 'linea B' in centro storico, 23 nelle frazioni e 6 nell'area Fonte Cerreto / San Pietro della Jenca - e 282 nei Comuni del Cratere. Delle 455 richieste sul capoluogo, 199 attengono a micro, piccole e medie imprese che, alla data del terremoto, erano già in attività; 256, invece, a micro, piccole e medie imprese avviate dopo il terremoto o ancora da avviare. Negli altri Comuni, invece, 199 si riferiscono ad imprese già in essere al 6 aprile 2009. Significa che "i paletti inseriti per evitare la dispersione dei finanziamenti fuori dai centri storici - ha spiegato il Direttore Vincenzo Rivera - considerato che, a differenza di L'Aquila, negli altri territori non vigeva il vincolo territoriale, hanno evitato che venissero finanziate, per esempio, attività insediate nelle zone industriali". Per 'paletti, si intende - tra gli altri - il vincolo del 40% di fatturato perso nel semestre successivo al sisma rispetto agli anni passati.  

"Per fare una comparazione - ha sottolineato Lolli - l'esito del bando sull'azione 3.2.1 a valere sul Por Fesr 2014/2020, il deminimis sulle aree di crisi semplice, che pure ha avuto un ottimo riscontro, conta 418 domande in tutto l'Abruzzo".

Come detto, non sono mancate le difficoltà per gli imprenditori interessati: stando ad alcuni commercialisti che hanno lavorato all'istruzione delle procedure, le lacune del bando sono state superate, sebbene in modo equivocabile, dalle FAQ; l'ultima è datata 11 luglio, a 3 giorni dalla scadenza. Ora, la speranza è che gli uffici della Regione procedano il più velocemente possibile alla valutazione delle richieste, evitando i ritardi gravosissimi scontati dalle procedure affidata a Invitalia che, giusto ribadirlo, è costata il 7% circa delle quote messe a disposizione dai bandi fin qui gestiti.

"Abbiamo deciso di gestire direttamente il bando all'esito di un rapporto molto elaborato con Invitalia che ha gestito il così detto bando 'Turismo', che ha riscontrato 322 domande, con 80 progetti finanziati sulla 'linea A' e 46 sulla 'linea B'", ha riconosciuto il vice presidente della Giunta regionale; "per questo, sentiamo di dover prendere un impegno: esamineremo la mole di domande entro il mese di ottobre e con un costo, tra l'altro, che si attesterà sotto l'1% delle somme stanziate. Vogliamo dimostrare di poter gestire i bandi, di poterlo fare bene e con un impegno di spesa contenuto". Rivera ha aggiunto che, fino ad ora, per l'assistenza tecnica all'istruttoria sono stati impegnati 70mila euro (lo 0.35% del finanziamento totale): altrettanti verranno destinati alla rendicontazione, al monitoraggio e alla chiusura delle pratiche: "insomma, siamo ampiamente sotto l'1%".

E' chiaro che - al netto della fisiologica caducità delle richieste - pure dovessero essere ammesse 600 pratiche, con una media di finanziamento pari a 50mila euro, si superebbere, e di molto, la disponibilità finanziaria impegnata sul bando: "Avevamo già detto che il bando non sarebbe finito qui, con i 20 milioni già dedicati, pure considerato che alcune zone dei centri storici dell'Aquila e del cratere sono ancora interdette. Dunque, la capacità finanziaria andrà integrata: personalmente, sono per lo scorrimento della graduatoria, per dare risposta, in altre parole, a tutte le richieste ammesse a contributo. Venti milioni sono già disponibili, sebbene 8 - come detto - restino di competenza; a mio parere, sul punto ci confronteremo con la cabina di regia e con i sindaci, si potrebbe seriamente valutare di destinare i 10 milioni già stanziati per riproporre il bando 'Turismo' con Invitalia allo scorrimento della graduatoria 'Fare Centro'". Così, la copertura finanziaria arriverebbe a 30 milioni.

Tra le 'storture' che andranno corrette in vista del bando che verrà, il vincolo che - per le frazioni dell'Aquila - determina la possibilità di finanziamento nei soli centri storici: "dovremo riflettere con attenzione, venendo incontro alle legittime esigenze degli imprenditori che, magari, hanno un'attività avviata fuori dai centri delle frazioni, e che sono dunque penalizzati rispetto ai colleghi che operano nei Comuni vicini, evitando, tuttavia, che si possano finanziare coloro che si sono ricollocati fuori dalle aree ammissibili, incentivando, di contrasto, l'esodo dai centri delle frazioni". Si proveranno anche a rafforzare coloro che possono aiutare le piccole imprese ad accedere al credito - ha sottolineato Lolli - spiegando che i confidi aiuterebbero, e molto, gli imprenditori impegnati nel rilancio delle attività produttive. 

In attesa di capire le tipologie d'attività per cui sono stati richiesti i finanziamenti, ovviamente, che determineranno l'eventuale 'rilettura' del bando che verrà.

A margine, Giovanni Lolli ha voluto lanciare un appello agli aquilani: "adesso, si vedrà di che pasta siamo fatti; dobbiamo scegliere se guardare ai nostri interessi personali in prospettiva, o dall'oggi al domani. Operazioni immediata di 'scostumatezza' sugli affitti, rischiano di segare il ramo su cui siamo seduti tutti. E' necessario comprendere che un rilancio vero del centro storico, in prospettiva, garantirà ciascuno di noi. Per questo, ci vogliono rigore e serietà".

 

Confcommercio: "Tessuto produttivo ripone fiducia nel futuro economico dell'Aquila"

"Il tessuto produttivo ripone fiducia e speranza nel futuro economico del Capoluogo d'Abruzzo; gli esiti resi noti oggi dalla Regione Abruzzo relativi al numero delle domande presentate dalle imprese nell'intero bacino del cratere sismico dell’Aprile 2009 ed in particolare nel centro storico del Capoluogo d'Abruzzo evidenziano un indicatore di fiducia superiore alle più ottimistiche previsioni fatte alla vigilia del varo del Bando medesimo".

Si legge in una nota di Roberto Donatelli, Presidente di Abruzzo Confcommercio, e del direttore Celso Cioni, a margine della conferenza stampa odierna svoltasi presso la sede aquilana della Regione.

"La nostra Organizzazione che sin dall'inizio aveva espresso la propria condivisione sull'atteso provvedimento, partecipando costruttivamente alla fase di concertazione durata mesi, ma utile alla migliore individuazione dei percorsi amministrativi e tecnici, anche in presenza di molti, forse troppi scetticismi, smentiti clamorosamente dai dati odierni - sottolineano Donatelli e Cioni - è a nostro avviso un vitale indicatore del livello di fiducia e speranza della ripresa economico-produttiva ed occupazionale del capoluogo abruzzese che non può sfuggire più a nessuno. Ancor di più se si considera che in quasi tutte le città d'Italia, purtroppo, si assiste ormai da anni alla fuga da parte delle attività commerciali dai centri storici. Questo dato in evidente controtendenza con quanto predetto, è a nostro avviso una vera e propria iniezione ricostituente di fiducia per la riconquista da parte delle piccole imprese del centro storico nel quale prima del sisma erano presenti circa un migliaio di attività produttive".

Se si considera che oltre 450 tra vecchie e nuove imprese secondo il report della Regione , hanno presentato domanda per riaprire dentro le mura urbane il dato è più che incoraggiante. "Esprimiamo pertanto la nostra particolare soddisfazione e sin d'ora richiediamo alla Regione ed al Vice Presidente Lolli di fare in modo che si possa far scorrere la graduatoria con successivi provvedimenti per soddisfare tutte le richieste avanzate e contribuire concretamente alla realizzazione di quello che solo qualche mese fa sembrava soltanto un sogno e che invece fortunatamente è una apprezzabilissima realtà. A tal fine esprimiamo soddisfazione e gratitudine all'istituzione Regione Abruzzo per il merito ed il metodo adottato del provvedimento, in particolare per la produttiva concertazione con le Associazioni di Categoria e gli Ordini Professionali, come dimostrano i risultati concreti fornitici in data odierna". 

Ultima modifica il Martedì, 18 Luglio 2017 20:41

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